€ 15,00 intero per l’itinerario accompagnato.
(consente anche un ingresso alla Terrazza del Complesso del Vittoriano e al Museo Nazionale del Palazzo di Venezia)
€ 2,00 agevolato per i visitatori tra i 18 e i 25 anni
Per sapere se hai diritto al biglietto gratuito o per ulteriori informazioni sulle agevolazioni vai alla pagina del Ministero della Cultura
Biglietto unico valido per i 7 giorni successivi all’acquisto
Sabato e domenica è necessario prenotarsi inviando una mail entro le 12.00 del venerdì precedente al seguente indirizzo:
vi-ve@beniculturali.it. Non attendere la risposta, recarsi direttamente il giorno prescelto alla biglietteria.
Ingresso gratuito la prima domenica di ogni mese.
Modalità di partecipazione:
Prenotazione consigliata
Il Museo viene concepito nel 1884.Lo scoppio del secondo conflitto mondiale e ancor più il dopoguerra corrispondono per il museo a una fase di ombra e vide procrastinarsi sempre più la sua apertura ufficiale. Il 2 ottobre 1970 in occasione del centenario del plebiscito per Roma capitale, il Museo è situato sul lato sinistro del Vittoriano, il monumento dedicato a Vittorio Emanuele II.
Fra il 2000 e il 2001, in linea con il rilancio dell’intero Vittoriano promosso da Carlo Azeglio Ciampi (1920-2016), Giuseppe Talamo (1925-2010), Presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, dettò una nuova linea museologica. Questa linea previde una chiara suddivisione fra l’Ala Fori Imperiali e gli “ambienti dello stilobate”: l’una accolse da allora esposizioni temporanee, per lo più di tema artistico, gli altri il percorso stabile del museo. Raccoglie documenti, dipinti, sculture,armi e curiosità sul periodo storico che va dalla seconda metà del ‘700 alla I Guerra Mondiale. Molto toccanti i cimeli del carcere dello Spielberg e dei fratelli Bandiera. Particolarmente ricche le raccolte relative alla Repubblica Romana del 1849, a Mazzini e Garibaldi di cui si conservano le lettere alla moglie Anita, il berretto di velluto ricamato, i pantaloni indossati durante lo sbarco a Marsala e lo stivale col foro della pallottola che lo ferì in Aspromonte. Tra le curiosità si segnala la Collezione Enrico Serra, costituita da 3383 soldatini raffiguranti divise, armi e schieramenti dell’esercito italiano, così com’era nel 1866. Nella sala dedicata alla Grande Guerra è esposto l’affusto di cannone sul quale fu trasportata la salma del Milite Ignoto. Sulla vita di trincea oltre a notevoli documentazioni fotografiche, è possibile visionare filmati provenienti dall’Archivio storico dell’Istituto Luce.