Villa Poniatowski
Indirizzo
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Orario
Aperta da maggio a ottobre durante il fine settimana.
Dal 31 maggio fino al 27 ottobre 2024
Ogni venerdì, sabato e domenica
dalle 15.00 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18.30)
Escluse prime domeniche del mese.
Aperture verificalbili sul sito > https://www.museoetru.it/prepara-la-visita#calendario
Il biglietto si acquista presso la sede di Villa Giulia e dà diritto all'ingresso in entrambe le strutture.
Informazioni
Visita inclusa con il biglietto di Villa Giulia acquistabile presso la biglietteria di Villa Giulia (Piazzale di Villa Giulia, 9)
Non è necessaria la prenotazione per le visite individuali e i piccoli gruppi.
I flussi sono reglamentati dal personale di vigilanza (max 25 persone al piano nobile).
Per i gruppi superiori alle 10 unità è richiesta la segnalazione dell'orario di arrivo all'indirizzo mn-etru.prenotazioni@beniculturali.it
Descrizione
Dopo l'intervento del Valadier la villa si presentava affacciata con il suo ingresso principale su Via Flaminia, innalzandosi su una terrazza cui si accedeva tramite una cordonata, tuttora esistente, affiancata da vasche e fontane alimentate da un braccio dell'Acquedotto Vergine. L'ampio giardino, formato da terrazze a gradoni e ornato da sculture antiche, era chiuso in alto, verso il monte, da un pergolato detto "loggia delle delizie". Di particolare raffinatezza la decorazione degli ambienti di rappresentanza della villa che i restauri hanno restituito all'originario aspetto, come quella della Sala dell'Ercole Farnese al pianterreno o quella della Sala delle Colonne doriche al primo piano.
Diverse vicende hanno modificato via via la villa e il parco; danneggiato durante gli scontri tra Garibaldi e i francesi nel 1849, il complesso fu trasformato negli anni dopo l'unità d'Italia dal nuovo proprietario Riganti che edificò una conceria su due piani nell'area del giardino.
Villa Poniatowski è stata acquistata dallo Stato nel 1989 al termine di un lungo iter di esproprio per accogliere l'ampliamento del vicino Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e realizzare così il "Polo museale etrusco di Roma".
Dal 1997 al 2010 il complesso è stato oggetto di sistematici interventi di restauro architettonico e di lavori per l'adeguamento degli spazi in funzione museale. La collezione esposta è davvero ricca. Si va dai corredi funerari delle necropoli di Terni, Nocera Umbra, Gualdo Tadino e Todi per poi passare al ricco corredo proveniente dalle tombe principesche rinvenute nella necropoli della Colombella. Presenti materiali del Latium vetus, la Tomba «degli ori» della necropoli di Peschiera e infine, al piano nobile della villa, il santuario dedicato a Mater Matuta proveniente da Satrico, gli ex-voto rinvenuti nel tempio extraurbano di Alatri e i doni alle divinità giunti dal tempio di Giunone Moneta che sorge sull'acropoli di Segni.
Nella "manica lunga" che sovrasta le Concerie Riganti è stata collocata la Biblioteca dell'Istituto ora arricchita da fondi Maria Santangelo e Mario Moretti e dalla ricca biblioteca che, già appartenuta a Massimo Pallottino, è stata depositata presso la Soprintendenza dall'Istituto di Scienze Italiche e del Mediterraneo antico del CNR.
Importanti scoperte sono avvenute nel corso dei lavori, tra le quali si segnalano il primo impianto cinquecentesco della Villa con i resti delle due fontane collocate sul prospetto occidentale, i numerosi arredi di vasche e fontane che ornavano il giardino all'italiana del Valadier e i cicli pittorici e decorativi nella Sala dell'Ercole, in quella Indiana e ancora nella Sala Egizia con il colonnato in prospettiva.