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Data: da 19/01/21 a 07/03/21

Orario

Dal 19 gennaio al 7 marzo 2021
Visitabile su appuntamento

Per eventuali aggiornamenti sugli orari CONSULTARE IL SITO UFFICIALE

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via Maia, 12 - Int.4
Zona: Quartiere Tuscolano (Roma sud)

Informazioni

Informazioni: cell. 392 8918793
Email: vuotacasa@gmail.com
INGRESSO GRATUITO
Modalità di partecipazione: Ingresso gratuito, Prenotazione obbligatoria

Contatti

Telefono: 392 8918793
Cellulare: 3928918793

Descrizione

Un letto che tra le lenzuola trattiene visioni, poster alle pareti, un vecchio televisore. Schermi come specchi. Lo spettro di un’identità multiforme abita le stanze di Casa Vuota che diventa orizzonte di delizie e tormenti, raccogliendo le testimonianze di una erratica ricerca interiore attraverso il lavoro incrociato di due artiste. Lo spazio espositivo domestico di via Maia 12 a Roma ospita dal 19 gennaio al 7 marzo 2021 la mostra Double Fantasy di Milica Ćirović (Belgrado, Serbia, 1984) e Ola Czuba (Lodz, Polonia, 1984), curata da Gaia Bobò. Un progetto unitario pensato e realizzato dalle artiste per abitare lo spazio del Quadraro in un dialogo serrato tra le opere, le poetiche e le stanze consunte dell’appartamento.

Double Fantasy riprende il titolo dall’album del 1980 di John Lennon e Yoko Ono e si articola in una scenografia intima e conturbante che connota l’arredo domestico come un terreno di contraddizioni e fragilità, attivato dall’indagine attorno a tematiche femministe e di genere. “Milica Ćirović e Ola Czuba restituiscono a Casa Vuota la sua qualità originaria di spazio abitato e abitabile, lavorando con sguardo prismatico sul tema della ricerca identitaria”, spiegano Sabino de Nichilo e Francesco Paolo Del Re, direttori artistici dello spazio espositivo.
Il percorso della mostra è segnato dalla giustapposizione di opere che spaziano dal video alla fotografia e all’installazione, evocando atmosfere oniriche e delicati atti di rivoluzione. Un continuo rovesciamento di ruoli e punti di vista è una spinta propulsiva che, suggeriscono Ćirović e Czuba, si origina dai meandri più intimi del vissuto: dalla libertà sessuale all’autoerotismo, dal rifiuto della necessità di una definizione di genere alla crisi della cultura patriarcale.

A cura di

Cultura e svago › Beni culturali › Sedi espositive
Data di ultima verifica: 02/02/21 17:07