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Descrizione
La basilica dei SS. Cosma e Damiano situata nel cuore di Roma è una delle più antiche ed affascinanti chiese. Vi presentiamo una breve storia della fondazione e trasformazione della basilica che dal 1512 è la casa madre dei Frati Francescani del Terzo Ordine Regolare.
Durante il grande incendio a Roma nel 64 d.C. la maggior parte degli edifici pubblici del lato nord del Foro Romano è stata distrutta. Negli anni seguenti, dopo la vittoria nella guerra giudaica, imperatore Vespasiano ha deciso di costruire in quel luogo il Foro della Pace, un grande complesso con tempio romano, le fontane e una aula rettangolare chiamata la biblioteca Pacis.
All’inizio del IV secolo l’imperatore Massenzio ha fondato affianco della biblioteca una rotonda con l’ingresso monumentale dal Foro Romano. Questo edificio, salvata ai nostri giorni, è coperto con una delle più grandi cupole a Roma. L’antica porta di bronzo è tra i pochi monumenti di questo tipo in tutto il mondo, e nonostante il tempo passato ha preservato finora la sua funzionalità. Secondo la tradizione la rotonda era chiamata in antichità il Tempio di Romolo per la memoria del figlio di Massenzio morto all’inizio del IV secolo.
Con la caduta dell’Impero Romano sia la biblioteca che la rotonda sono state abbandonate. Nell’anno 526 papa Felice IV (526-530) ha ricevuto il permesso dal re Teodorico di disporne ed ha deciso di unire e convertire questi edifici ad uso cristiano. La chiesa dedicata dal papa è diventata il primo luogo del culto cristiano nell’area del Foro Romano. Come segno del cambiamento si è costruito il mosaico absidale, conservato finora in ottime condizioni e considerato uno dei importanti nella storia dell’arte.
La nuova chiesa è stata dedicata ai santi Cosma e Damiano, martiri del IV secolo, che venivano dall’Asia Minore. I patroni della basilica erano fratelli e medici che fornivano in nome di Dio assistenza medica a chiunque ne abbia bisogno. Questa pratica non si è piacuta al governatore della provinicia che forzava i fratelli a fare i sacrifici agli dei pagani. Cosma e Damiano hanno rifiutato questo e sono stati uccisi nel 303 nella città di Egea. Le loro reliquie furono poi trasportate a Roma e sono disposte sotto l’altare inferiore della basilica.
In Medioevo la basilica dei Santi Cosma e Damiano era riconosciuta come uno dei principali centri di assistenza ai poveri e ai pellegrini a Roma. La parte importante della vita spirituale della basilica era devozione mariana, iniziata nei tempi del papa Gregorio Magno (590-604). Secondo la legenda a lui mentre passava la chiesa si è rivolta la Madre di Dio dicendo: “Gregorio, perché non mi saluti più, come facevi sempre?”. Per questo motivo, l’immagine della Madonna della Salute è stato posto sull’altare maggiore, nel posto d’onore, ed è adorato finora con molta devozione.
Circa l’anno 760, il papa Paolo I (757-767) ha costruito sul lato destro dell’ingresso alla rotonda l’Oratorio di San Pietro in Silice. Col tempo questo è diventato luogo dedicato a San Felice ed era noto per l’acqua miracolosa che guariva i fedeli.
La ricostruzione della basilica nel XVII secolo
Durante il pontificato di Clemente VIII è stato effettuato il lavoro per proteggere e stabilizzare gli edifici. Nella chiesa si sono create sette cappelle nella navata della chiesa: Cappella della Crocifissione, la Madonna, S. Antonio, S. Francesco d’Assisi, S. Barbara, S. Alessandro, S. Rosa. Nel 1626 il papa Urbano VIII ha condotto una approfondita ricostruzione della basilica. Le mura romane del primo secolo sono state demolite e sostituite. La basilica è stata divisa in due con la costruzione del nuovo pavimento. Le cappelle e gli altari sono stati spostati o ricostruiti nella nuova chiesa superiore. Allo stesso tempo sono stati fatti i nuovi edifici del monastero ed un cortile con portici. La ricostruzione è stata completata nel 1632. Con l’eccezione di parziale ristrutturazione e ampliamento del monastero negli anni ’40 del XX secolo, la basilica si presenta oggi nella forma data più di trecento anni fa.