Indirizzo
Contatti
Orario
L’ingresso al monumento è consentito a gruppi e associazioni, con guida propria, che devono provvedere alla prenotazione allo 060608 (tutti i giorni, ore 9.00-19.00).
Max 7 persone a visita.
Per i singoli visitatori, sempre previa prenotazione allo 060608, sono inoltre possibili visite individuali secondo un calendario specificato nella pagina > Monumenti del territorio
A partire dal 01/08/2024 il sito sarà temporaneamente chiuso al pubblico per l’avvio delle lavorazioni previste dal PNRR
Informazioni
Tariffe:
Intero € 4,00
Ridotto € 3,00
Il pagamento del biglietto avviene in contanti sul posto.
I possessori della MIC card hanno diritto all’ingresso gratuito
Condizioni di gratuità e riduzioni
La prima domenica del mese l'ingresso ai monumenti del territorio è gratuito per tutti.
Nel costo di ingresso non è compresa la visita guidata che deve essere organizzata in autonomia.
INFORMAZIONI PER PRENOTARE E ACCEDERE AL SITO -> Monumenti del territorio
Prenotazione
Descrizione
È costituito da un ambiente rettangolare coperto a volta, terminante con un’abside al centro della quale è un’edicola. La sua costruzione è da collocare nel periodo compreso tra l’impero di Tiberio e quello di Claudio (14-54 d.C.). Sul muro di fronte alla scala di accesso si trova un mosaico con iscrizione, che riporta i nomi di due coniugi, Pomponio Hylas e sua moglie. Al di sotto dell’iscrizione sono raffigurati due grifoni affrontati ad una cetra. Le ceneri dei due coniugi erano contenute in due olle cinerarie; una di queste si trova attualmente nella cattedrale di Ravello, dove fu portata in seguito ad un saccheggio subito dal sepolcro in epoca medievale. Il mosaico è databile all’epoca flavia (69-96d.C.) ed appartiene ad un rifacimento successivo del sepolcro. Giunti alla fine della scala si apre sulla destra l’ambiente sotterraneo; sulla volta affrescata sono raffigurati tralci di vite, uccelli ed amorini. Nell’edicola in fondo all’abside, formata da due colonnine, fregio e timpano, sono dipinti due personaggi, Granius Nestor e Vinileia Hedone, probabilmente i fondatori del sepolcro. Nel timpano dell’edicola è raffigurato un giovinetto nudo, identificato con Dioniso. Sull’architrave è dipinta la scena più importante, attribuita all’episodio di Orfeo fra i Traci. L’abside è decorata con tralci di melograno e tre figure femminili identificate con le tre Vittorie. Nelle altre pareti del colombario si trovano nicchie più piccole, dove sono raffigurate scene con la discesa di Orfeo nell’Ade, Ercole che trattiene Cerbero, il supplizio di Ocno e Achille con il centauro Chirone. Il colombario continuò ad essere in uso fino al II secolo d.C., come dimostra un’urna con iscrizione dedicata ad un liberto dell’imperatore Antonino Pio, ora ai Musei Capitolini.