Villa Lante al Gianicolo - TripPlus
Orario
Venerdì 25 Gennaio 2019 dalle ore 10.30 alle 11.30
Min partecipanti: 10
Max partecipanti: 25
La visita si svolgerà anche in caso di maltempo
Ospitato in
Indirizzo
Informazioni
Contributo: € 13 over 5 (comprensivo di quota d'ingresso)
Termine prenotazione: Martedì 22 gennaio 2019
Termine disdetta: 24h prima della visita. Oltre tale termine sarà tassativamente richiesta la quota di partecipazione
Contatti
Descrizione
Panoramicamente protesa dalla sommità del colle Gianicolo, Villa Lante è una delle ville romane meglio conservate del Cinquecento e una preziosa testimonianza dei lavori della scuola di Raffaello a Roma. L'edificio, progettato da uno dei più apprezzati allievi del maestro urbinate, Giulio Romano, tra il 1518 ed il 1527 per Baldassarre Turini, allora influente e ricco uomo della Curia pontificia, sui resti forse della tomba di Numa Pompilio, il secondo leggendario re di Roma, prende nome dall'ultima famiglia nobile che lo ha posseduto a partire dal 1551. All'inizio dell'Ottocento il patrimonio dei Lante andò però in dissesto e per la villa iniziò una serie di passaggi di proprietà. Conosceremo le sorti dell'originariamente vastissimo giardino (circa nove ettari) circostante l'edificio che alla fine dell'Ottocento ospitò anche un salotto musicale e letterario frequantato da personalità di spicco della società e della cultura dell'epoca. Nel 1950 la palazzina venne acquistata dallo Stato finlandese che vi ha stabilito l'Ufficio di Cancelleria dell’Ambasciata di Finlandia presso la Santa Sede e la fondazione "Institutum Romanum Finlandiae" (www.irfrome.org), ente finnico dedicato alla cultura classica e dotato anche di una corposa biblioteca.
All'interno avremo l'opportunità di accedere al piano terra che costituisce il piano nobile della villa. Visiteremo, in particolare, il salone, magistralmente decorato, e raggiungeremo poi la splendida loggia da dove potremo godere una splendida vista, forse unica, di Roma, e questo spiega anche l'iscrizione qui posta nel Cinquecento che recita: "HINC TOTAM LICET AESTIMARE ROMAM" ("Da qui si può apprezzare tutta Roma").