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F. Schubert: Die Schöne Müllerin

Data: 26/01/20

Orario

Domenica 26 Gennaio 2020 ore 19.30

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via delle Carceri, 8
Zona: Rione Ponte (Via Coronari-Ponte Vittorio) (Roma centro)
Concerti nella Cripta della Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone

Informazioni

Biglietto: € 15,00
Biglietto ridotto: € 10,00

Il ridotto è riservato ai
- soci,
- minori di anni 18,
- over 65,
- studenti universitari e di conservatorio purché muniti di libretto

Servizio gratuito di prenotazione (vivamente consigliata)

Modalità di partecipazione: Prenotazione consigliata

Contatti

Telefono: 333 4571245
Fax: .

Descrizione

F. Schubert: Die Schöne Müllerin
Blagoj Nacoski, tenore
Alessandro d’Agostini, pianoforte

F. Schubert: Die Schöne Müllerin

Blagoj Nacoski, tenore
Alessandro d’Agostini, pianoforte

Nuovamente a Roma, ospite della Camera Musicale Romana, il Duo composto da Blagoj Nacoski e Alessandro d’Agostini, che a tre anni di distanza dall’esecuzione del “Winterreise” di F. Schubert propone quest’anno il primo grande ciclo del compositore austriaco: Die Schöne Müllerin.
Un viaggio lungo un fiume per conoscere il mondo, l'incontro con la figlia del mugnaio e il nascere dell’amore, l'arrivo di un cacciatore e la gelosia, la scelta della ragazza a favore del rivale, la morte in quello stesso fiume che lo aveva condotto prima all’amore. Questa è la parabola narrativa di un ciclo di Lieder che resta uno dei maggiori monumenti tributati a questo genere musicale, intimo, privato ma nello stesso tempo universale, perché parla dell’animo umano: delle sue estasi di gioia, dei suoi dubbi irrisolti, delle sue ansie e dei suoi tormenti.
Tanto “umane” sono infatti le luci e le ombre della musica di Schubert, capace di esplorare ogni angolo dell’anima.
Il suono delle ruote del mulino, onomatopea ricorrente di questo viaggio, è di volta in volta sinonimo di gioia, di spensieratezza, di turbamento, di inquietudine e perfino di morte. La metafora del viandante, che fin dal primo dei Lieder della serie fa la sua prepotente comparsa, ci racconta assieme allo scorrere del ruscello del tempo che fugge, dell’effimero della nostra esistenza, ma anche della enorme fortuna di chi può vivere la vita con una intensità pari a quella di mille altre vite.
La musica di Schubert è capace di parlarci di vita, di amore, di morte con un linguaggio di una raffinatezza e acutezza estreme pur nella sua semplicità, ma allo stesso tempo con una sincerità che non può che commuovere e coinvolgere, perfino l’uomo di oggi.

La X Stagione della Camera Musicale Romana si trasferisce dalla Sala Immacolata del Convento dei SS. Apostoli, alla Cripta della Chiesa di Santa Lucia del Gonfalone.

Parole chiave

A cura di

Cultura e svago › Istituzioni culturali › Strutture culturali
Data di ultima verifica: 24/01/20 14:38