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Lacus Iuturnae. La Fontana Sacra del Foro Romano

Data: da 06/03/15 a 10/03/16

Orario

Dal 6 marzo 2015 al 10 marzo 2016

tutti i giorni:
08.30 - 17.30: dal 16 marzo all'ultimo sabato di marzo
08.30 - 19.15: dall'ultima domenica di marzo al 31 agosto
08.30 - 19.00: dal 1 settembre al 30 settembre
08.30 - 18.30: dal 1 ottobre al 24 ottobre
08.30 - 16.30: dall'ultima domenica di ottobre al 15 febbraio
08.30 - 17.00: dal 16 febbraio al termine della mostra

La biglietteria chiude un'ora prima

2 giugno 13.30-19.15
Chiuso 1 maggio, 1 gennaio, 25 dicembre

Prima domenica di ogni mese: ingresso gratuito per tutti

Ospitato in

Indirizzi

Indirizzo: Via di San Gregorio, 30
Zona: Rione Celio (Terme di Caracalla) (Roma centro)
Ingresso al Palatino
Indirizzo: Via della Salara Vecchia, 5/6
Zona: Rione Campitelli (Foro Romano- Campidoglio-P.Venezia) (Roma centro)
Ingresso al Foro Romano
Indirizzo: Via Sacra
Zona: Rione Campitelli (Foro Romano- Campidoglio-P.Venezia) (Roma centro)
Ingresso al Foro Romano

Informazioni

Biglietto intero: € 12,00
Biglietto ridotto: € 7,50
- cittadini di età compresa tra i 18 e i 25 anni compiuti della dell'Unione Europea
- docenti dell'Unione Europea con incarico a tempo indeterminato delle scuole statali.

Gratuito:
- prima domenica del mese
- Cittadini sotto i 18 anni (non compiuti) di ogni nazionalità
- Guide turistiche UE
- Interpreti turistici UE nell'esercizio della propria attività professionale
- Gruppi di studenti delle scuole pubbliche/private della UE accompagnati dagli insegnanti, su prenotazione
- Membri di ICOM e ICCROM
- Docenti e studenti delle facoltà di Architettura, conservazione dei beni Culturali, scienze della formazione e corsi di laurea in lettere o materie letterarie con indirizzo archeologico o storico-artistico delle facoltà di lettere e filosofia delle università e delle accademie di belle arti ed iscritti alle rispettive scuole di perfezionamento, specializzazione e ai dottorandi di ricerca nelle sopraddette discipline di TUTTI i paesi membri dell’Unione Europea. Il biglietto è rilasciato agli studenti mediante esibizione del certificato di iscrizione per l’anno accademico in corso
N.B. No università della Terza Età
- Studenti Socrates ed Erasmus delle sopraindicate discipline
- Studenti di: Istituto Centrale del Restauro, Opificio delle Pietre Dure, Scuola per il Restauro del Mosaico
- Gruppi e/o Autorità autorizzati dalla S.A.R.
- Dipendenti del Ministero per i Beni Culturali
- Giornalisti di tutte le nazionalità in regola con pagamento quote associative
- Docenti di Storia dell'Arte degli Istituti liceali
- Cittadini UE portatori di handicap ed un loro familiare o accompagnatore appartenente ai servizi di assistenza socio-sanitaria
- Operatori delle associazioni di volontariato che svolgano, in base alle convenzioni in essere stipulate con il Ministero, attività di promozione e diffusione della conoscenza dei beni culturali
- Personale docente della scuola di ruolo con incarico a termine per l’anno 2014 (progetto sperimentale 2014). Presentare in biglietteria l'apposito modello predisposto dalle istituzioni scolastiche
- Docenti italiani con incarico a tempo indeterminato delle scuole statali (D.M. 19 febbraio 2014) sperimentazione per l’anno 2014 (necessaria attestazione della scuola).

Per ragioni di sicurezza non è consentito ai visitatori e a tutti i soggetti interessati (scuole, Tour Operator, guide turistiche, ecc.) introdurre all’interno del Colosseo, del Foro e Palatino, zaini da campeggio, borse ingombranti e valigie/trolley, mentre potranno essere introdotti zaini a spalla di medie e piccole dimensioni, i quali dovranno essere sottoposti, come qualunque altra borsa, al controllo con il metal-detector ed anche alla apertura e controllo visivo da parte dell’Istituto Vigilanza Urbe, incaricato dei controlli all’ingresso.

Contatti

Telefono: Coopculture 06 39967700 (tutti i giorni 9-17)

Descrizione

Tornano ad essere visibili al pubblico sette sculture legate al contesto del lacus Iuturnae, la fonte di Giuturna situata nel Foro romano.

Tra le più importanti nell’antica Roma, le sue acque erano ritenute salutari.

L’esposizione, promossa dalla Soprintendenza per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma con Electa, riunisce le opere emblematiche legate al mito dei Dioscuri e si avvale della curatela scientifica dell’Istituto Nazionale di Archeologia e di Storia dell’Arte.

Il gruppo scultoreo dei due divini fratelli con i rispettivi cavalli e l’ara che sui quattro fronti riporta immagini legate alla loro leggenda, insieme ad una ieratica statua di Apollo e al puteale in marmo bianco del pozzo della sorgente. Il puteale riporta due iscrizioni che ricordano il magistrato Marcus Barbatius Pollio (I sec. a.C.), il quale lo dedicò a Giuturna. Iuturnai sacrum si legge, in riferimento alla ninfa con la quale i romani personificarono - come d’uso - la fonte sacra. I due miti del lacus Iuturnae sono collegati tra loro, in quanto la leggenda vuole che i Dioscuri siano apparsi ai romani per guidarli contro i Latini nella battaglia al lago Regillo (499 a.C.) per la difesa di Roma. Furono poi visti abbeverare i loro cavalli alla fonte di Giuturna e annunciare in città la vittoria.

La sorgente, che scaturiva ai piedi del Palatino tra il Tempio di Vesta e quello dei Castori (come i romani chiamavano i Dioscuri privilegiando il nome di uno dei due gemelli divini), fu individuata dagli scavi di Giacomo Boni nel 1900. Più tardi, negli anni Ottanta, è stata oggetto di studio e ricerca da parte dell’Istitutum Romanum Finlandiae.

Il gruppo dei Dioscuri fu trovato in pezzi nella vasca della Fonte di Giuturna e in seguito ricomposto, come risulta evidente dall’attuale stato di conservazione, al punto da far supporre che le statue fossero state intenzionalmente colpite. La mostra ha offerto l’occasione di restaurare le opere esposte e risarcire le lacune con malte che favoriscono la lettura delle parti originali. Il gruppo in stile arcaico è databile tra la fine del II sec. e l’inizio del I sec. a.C. Di età augustea il puteale, stando all’iscrizione riportata, mentre l’ara risalirebbe al II sec. d.C. Sui quattro lati vi sono raffigurati i Dioscuri, su un lato Giove e su un altro Leda, genitori dei gemelli, e sulla quarta faccia una figura femminile con una fiaccola, forse Giuturna. La statua di stile arcaizzante di Apollo, databile al I-II secolo d.C., che completa la rassegna nel tempio di Romolo è uno splendido esemplare in marmo greco che probabilmente decorava il vicino edificio dove aveva sede l’amministrazione delle acque e degli acquedotti (Statio aquarum).

L’area archeologica da cui provengono le preziose sculture, è a poca distanza dal Tempio di Romolo dove sono presentate. Il punto dove sorgeva la fonte è facilmente identificabile: resta visibile il bacino con al centro il calco dell’ara, il cui originale è adesso in mostra. Un’edicola sacra, probabilmente il tempietto dedicato a Giuturna, e l’edificio in mattoni della Statio Aquarum che in origine doveva essere decorato da numerose sculture, completano il sito della fonte più importante a Roma in età arcaica.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 25/02/15 14:14