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BALTHUS - L'atelier

Data: da 24/10/15 a 31/01/16

Orario

Dal 24 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016
Da martedì a domenica ore 10.00-19.00
Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio

Aperto 24 e 31 dicembre ore 10.00-18.30

Ingresso consentito fino a 30 minuti prima

(La mostra non rientra nelle gratuità della prima domenica del mese)
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Presentando il biglietto della mostra Balthus. L'atelier presso l'Accademia di Francia in Villa Medici, si ha diritto all’ingresso ridotto per la mostra Balthus. La retrospettiva presso le Scuderie del Quirinale e viceversa.

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Viale della Trinità dei Monti, 1
Zona: Rione Campo Marzio (P.Spagna-P.Popolo-Pincio) (Roma centro)

Informazioni

Intero: € 12,00
Ridotto: € 6,00

Il visitatore con biglietto della mostra Balthus emesso in una delle due sedi, beneficerà dell'ingresso con biglietto ridotto nell’altra sede.

Ogni giovedì a Villa Medici, l'ingresso alla mostra è libero dalle 17.00 alle 19.00
Ultima entrata alle 18.30.

Contatti

Descrizione

Contemporaneamente all'esposizione alle Scuderie del Quirinale, anche Villa Medici rende omaggio a Balthasar Klossowski de Rola, in arte Balthus (1908-2001), maestro tra i più originali ed enigmatici del Novecento.

L'esposizione a Villa Medici, attraverso le opere realizzate durante il soggiorno romano, mette in luce il metodo e il processo creativo di Balthus: la pratica di lavoro nell’atelier, l’uso dei modelli, le tecniche, il ricorso alla fotografia.

Nato a Parigi da padre polacco, che fu un noto critico d’arte, e madre russa, una pittrice e animatrice di importanti salotti culturali, Balthus trascorre l’infanzia tra Berlino, Berna e Ginevra al seguito degli irrequieti genitori, rientrando in Francia solo nel 1924 imbevuto di cultura mitteleuropea. Folgorato in giovane età dai maestri del Rinascimento toscano e in particolare da Piero della Francesca, scoperti in occasione di un primo viaggio in Italia, nel 1926, Balthus concepisce le sue composizioni attraverso un pensiero figurativo e una chiarezza logica ereditati dalla cultura artistica italiana. È proprio da questa tradizione – integrata dalla conoscenza dei movimenti italiani del Realismo magico e della Metafisica, oltre che dalla Nuova Oggettività tedesca – che trae origine quell’enigmatica staticità che è caratteristica distintiva della sua produzione pittorica, in particolare quella che risale agli anni Trenta. Dopo la guerra, la pittura di Balthus si fa più densa, mentre le iconografie, più orientate sul nudo, prendono ad oggetto ragazze adolescenti rappresentate in momenti di riserbo o contemplazione.

Sulla sua originaria devozione verso la cultura italiana si innesta, a partire dal 1961, la cruciale esperienza del soggiorno romano come direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici. Nello svolgimento di questo prestigioso incarico durato diciassette anni, Balthus approfondisce la pratica del disegno e della pittura e si misura col progetto magno del restauro dell’edificio e dei giardini storici, che saranno accessibili ai visitatori della mostra.

Parole chiave

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Data di ultima verifica: 22/12/15 16:07