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Il clan dei Barker – Bloody Mama di Roger Corman (1970; 90'); 35mm

Data: 23/01/20

Descrizione

Gangster&co. Il clan dei Barker – Bloody Mama di Roger Corman (1970; 90'); 35mm Titolo originale: Bloody Mama Regia: Roger Corman Sceneggiatura: Robert Thom Fotografia: John A. Alonzo Montaggio: Eve Newman Scenografia: Michael Ross Suono: Charles T. Knight Musiche: Don Randi Interpreti: Shelley Winters, Pat Hingle, Don Stroud, Diane Varsi, Bruce Dern, Clint Kimbrough, Robert De Niro, Robert Walden, Alex Nicol, Pamela Dunlap, Michael Fox, Scatman Crothers, Stacy Harris, Lisa Linsky, Steve Mitchell, Roy Idom, Frank Snell Produzione: Roger Corman, Samuel Z. Arkoff, James H. Nicholson per American International Pictures (AIP) Durata: 90 minuti Prima proiezione: 24 marzo 1970 Sinossi: Kate “Ma” Barker si dà al gangsterismo estremo assieme ai quattro figli: dopo aver mollato il marito, la ferale donna imbraccia il mitra, sale in macchina, rapina e sequestra persone cercando un riscatto impossibile nell'America a ridosso degli anni Trenta. I suoi figli edipicamente la amano e la temono, lei li adora e li tiranneggia con un atteggiamento ai limiti dell'incestuoso. In ogni caso il “clan” che hanno messo in piedi non può avere vita facile: la polizia è sulle loro tracce e loro non fanno nulla per evitare di lasciare una scia di sangue a ogni passo... Roger Corman non stava attendendo l'arrivo di Gangster Story per saltare negli anni Trenta munito di pistole. Ma certamente il film di Penn fornisce nuovi orizzonti persino a lui, leggendario re del cinema indipendente, antesignano di Easy Rider con i suoi motorcycle movies e sostenitore di fulgidi talenti (Demme, Bogdanovich, Scorsese e ovviamente Hellman tra gli altri) cui ai tempi prestava le sue doti da produttore. Precursore, galassia/mondo a se stante nel cinema americano, Corman non stava aspettando Gangster Story per affondare a ridosso della Depressione visto che un paio di mesi prima del film con la coppia Beatty/Dunaway nelle sale Usa era arrivato il suo Il massacro di San Valentino (1967): Chicago, Al Capone, il proibizionismo e una nota strage erano gli ingredienti di questo noir d'antan. Ma con Il clan dei Barker (1969) Corman raccoglie tutta la furia e la violenza della seconda parte del film di Penn per portarle al parossismo ed estenderle a una famiglia criminale. Kate “Ma” Barker è una donna arrabbiatissima con un sistema che vorrebbe sottometterla e a cui si ribella, è il capo di un clan formato dai suoi quattro figli maschi ed è assetata di sangue (il titolo originale è Bloody Mama, in cui “bloody” sta sia per “sanguinaria” che per “maledetta”). Diavolo che non ha tema di mandare allo sbaraglio quei figli con cui ha un rapporto un po' morboso (nella family troviamo anche un giovanissimo Robert De Niro, fragile figlio eroinomane), Kate “Ma” è interpretata da una Shelley Winters in forma strepitosa, con mitra a portata di mano e sguardo diabolico, pronta a scatenare un'orgia di proiettili. Sebbene Il clan dei Barker sia l'unico film diretto da Corman presente in questa retrospettiva, ritroviamo il suo multiforme ingegno anche come indispensabile supporter de La sparatoria e Le colline blu e come produttore di Cockfighter di Monte Hellman. Ritroviamo poi la casa di produzione con cui ha a lungo lavorato, l'American International Pictures, al timone di altri due titoli qui presenti ovvero Foxy Brown e soprattutto Dillinger di Milius, lavoro apparentato a Gangster Story per l'orizzonte storico-criminale e a Il clan dei Barker non solo per crudezza espressiva ma anche perché questo film di Corman fu prodotto dallo stesso regista sempre per l'Aip. Il film di Milius e il gioiello cormaniano sono due ottimi esempi per capire come le produzioni indipendenti e più laterali rispetto alle Major fossero in grado di prendere un titolo di successo, come il seminale film di Penn, cavalcandone ambientazioni e mitologie per (ri)portare al cinema il pubblico che lo aveva apprezzato e riscriverne l'elegante fattura in un linguaggio più sporco e brutale.

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