Cinecittà Babilonia di Marco Spagnoli - replica
Data:
11/02/18
Descrizione
Cinecittà Babilonia di Marco Spagnoli
Italia 2017, 74’
Istituto Luce - Cinecittà
Narratore Vinicio Marchioni
Voce di Vittorio Mussolini Alessandro Roja
Clara Calamai Martina Querini
Maria Denis Eleonora Belcamino
Elsa De Giorgi Eleonora Mancini
Carla Del Poggio Silvia Alù
Doris Duranti Marta Manduca
Luisa Ferida Gloria Radulescu
Isa Miranda Eliana De Marinis
Alida Valli Marta Jacquier
e con la partecipazione di
Gian Piero Brunetta, Cristina Comencini, Mick La Salle, Carlo Lizzani, Franco Mariotti, Giuliano Montaldo, Carlo ed Enrico Vanzina.
Cinecittà Babilonia vuole raccontare il sogno hollywoodiano del fascismo e la nascita dell’industria cinematografica italiana.
Attraverso immagini di repertorio provenienti dall’Archivio storico dell’Istituto Luce e del Centro Sperimentale di Cinematografia, il documentario ripercorre il decennio in cui sono nati Cinecittà ed il CSC, nonché il rapporto produttivo tra il cinema italiano e quello americano e i tentativi di collaborazione.
Un racconto basato sui documenti d’archivio, ma che assume una luce particolare attraverso le memorie delle attrici italiane interpretate dalle loro giovanissime colleghe oggi allieve del Centro Sperimentale.
Ispirandosi al celebre libro di Kenneth Anger, Hollywood Babilonia, il film racconta la storia del cinema italiano degli anni Trenta e Quaranta, mettendo insieme per la prima volta materiali d’archivio, filmati, fotografie e testimonianze in un inedito punto di vista tra Storia e gossip all’ombra della nascita di quella che anni dopo sarà la cosiddetta ‘Hollywood sul Tevere’.
Così, a raccontarci la loro carriera e il loro intimo, vediamo e ascoltiamo dive indimenticabili e talvolta ingiustamente dimenticate come Clara Calamai, Maria Denis, Elsa De Giorgi, Carla Del Poggio, Doris Duranti, Luisa Ferida, Isa Miranda, Alida Valli.
Un omaggio alla bellezza, al talento, al coraggio e alla femminilità di dive, protagoniste di un cinema maschile, spesso, misogino, e di esistenze appassionate, a volte scandalose e rischiose.
E una riflessione sull’eterno rapporto tra sesso, media e potere.