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Palazzo Madama (sede del Senato della Repubblica - Parlamento)

Tipologia: Edifici

Indirizzo

Indirizzo: Piazza Madama
Zona: Rione S. Eustachio (Senato-Corso Rinascimento) (Roma centro)

Contatti

Telefono: 06 67061 (centralino) - 06 67062177 (visite guidate)
Sito web: www.senato.it/virtualtour/ (Visita virtuale)

Orario

Le visite di Palazzo Madama sono sospese.
Per aggiornamenti e aperture straordinarie, consultare il sito del Senato della Repubblica www.senato.it/visitareilsenato/privati

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a visitealsenato@senato.it oppure telefonare al numero 06 6706 2177.

Descrizione

Il terreno sul quale venne edificato palazzo Madama fu ceduto nel 1478 dai monaci dell'Abbazia imperiale di Farfa alla Francia, che cercava un luogo ove ospitare i pellegrini francesi a Roma.
I primi importanti lavori di trasformazione del palazzo furono realizzati quando esso entrò in possesso della famiglia Medici. Il cardinale Giovanni de’ Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico e futuro papa Leone X, nel 1505 decise di acquistarlo; il palazzo venne restaurato su progetto di Giuliano di Sangallo e vi fu trasferito quello che era rimasto della biblioteca di Giovanni de' Medici dopo la cacciata degli stessi Medici da Firenze. Alla morte di Leone X, nel 1521, palazzo Madama venne assegnato a suo cugino Giulio de' Medici, che vi aveva lungamente abitato prima di salire al soglio pontificio come Clemente VII. Nel 1534 l'edificio fu ereditato da Alessandro de' Medici. Quando questi morì, nel 1537, venne assegnato in usufrutto alla moglie Margherita d'Austria, detta la "Madama" (da cui il palazzo prende il nome), figlia naturale di Carlo V e duchessa di Parma e Piacenza, che vi pose la sua residenza.
Nel Seicento vennero effettuati notevoli lavori di ristrutturazione che conferirono all’edificio l’aspetto attuale: una facciata barocca, progettata da Paolo Marucelli e ultimata nel 1642, e l'interno, sotto la direzione di Romano Monanni, si arricchì di soffitti decorati e di fregi.
Nel 1737, alla morte del Granduca Gian Gastone, il Granducato di Toscana passò dai Medici ai Lorena, e con esso anche palazzo Madama. Altre trasformazioni si ebbero sotto Benedetto XIV, che nel 1755 lo acquistò dai Lorena destinandolo a sede del Governatorato. Il palazzo fu interessato da importanti interventi di ristrutturazione: fu aperto un secondo cortile dove oggi c'è l'Aula e fu sistemata la piazza antistante la facciata, affidata a Luigi Hostini.
Nella seconda metà del XIX secolo, durante il pontificato di Pio IX, vi fu trasferito il Ministero delle finanze.
Nel febbraio del 1871 l’edificio venne scelto come sede del Senato del Regno e quindi ulteriormente rimaneggiato per adeguarlo alla nuova funzione.
Attualmente a palazzo Madama hanno sede l'Aula, alcuni Gruppi parlamentari, gli uffici della Presidenza e del Segretariato generale, nonché alcuni servizi ed uffici più direttamente connessi con l'attività parlamentare.

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Data di ultima verifica: 26/07/23 14:50