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Educare alle mostre, educare alla città - Storie di scienza a Roma: i luoghi invisibili. La prima Accademia dei Lincei: i luoghi, i progetti, le realizzazioni

Data: 16/03/19

Orario

16 marzo 2019 ore 11.00

La data dell'appuntamento potrebbe subire variazioni, si prega di controllare il sito nei giorni precedenti l'incontro

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via Michelangelo Caetani, 32
Zona: Rione Sant'Angelo (Portico Ottavia-Teatro Marcello) (Roma centro)

Informazioni

L'incontro è gratuito
Prenotazione obbligatoria (max 50 persone)

Info e prenotazione obbligatoria
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)

È previsto il rilascio dell’attestato di formazione.

CREDITI FORMATIVI

SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
La partecipazione a cinque incontri, attestata, dà diritto agli studenti dei Corsi di: Studi storico-artistici (triennale); Storia dell’arte (magistrale); Storia, Antropologia, Religioni (triennale); Scienze storiche (Età moderna-Età contemporanea / magistrale), al riconoscimento di due crediti formativi universitari.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE
La partecipazione a sei incontri, attestata, dà diritto agli studenti dei Corsi di: Scienze dell’Architettura (triennale); Architettura-Progettazione architettonica(magistrale); Architettura-Progettazione urbana (magistrale); ArchitetturaRestauro (magistrale), al riconoscimento di due crediti formativi universitari.

ACCADEMIA DI BELLE ARTI
La partecipazione ad otto incontri, attestata, dà diritto agli studenti al riconoscimento di due crediti formativi.

Modalità di partecipazione: Prenotazione obbligatoria

Contatti

Descrizione

Incontro per docenti e studenti universitari a cura di Antonio Clericuzio

L’Accademia dei Lincei, attiva a Roma nei primi tre decenni del Seicento, fu la prima accademia scientifica europea. Nel 1603, Federico Cesi, membro di una prestigiosa famiglia romana, insieme ad altri tre giovani, diede vita ad un sodalizio che ben presto si strutturò in accademia.
Gli accademici adottarono come emblema una lince con il motto Sagacius ista - che allude all’osservazione diretta della natura cui i quattro giovani intendono dedicare le proprie energie. Oltre a Cesi, i primi membri dell’Accademia dei Lincei furono Francesco Stelluti (1577-1652), Anastasio de Filiis (1577-1608) e l’olandese Johannes Heck (1577-c. 1620). L’Accademia dei Lincei si diede uno statuto, delle regole di affiliazione e sviluppò una fitta rete di contatti tra studiosi non solo italiani, ma anche di altri paesi europei. Animatore e finanziatore dell’Accademia fu Federico Cesi, che cercò, senza riuscirci, di aprire delle sedi dell’Accademia a Napoli e in Germania. Dell’Accademia entrarono a far parte alcuni dei più noti naturalisti e scienziati italiani: Giambattista della Porta (1535-1615), Ferrante Imperato (1550-1625), Galileo Galilei, Fabio Colonna (1567-1640), Nicola Antonio Stelliola (1547-1623). L’Accademia dei Lincei pose come fondamento delle proprie attività la collaborazione scientifica tra i suoi membri e stabilì incontri periodici.
Le ricerche dei Lincei si incentrarono su molteplici temi: filosofia, botanica, chimica e astronomia, ma furono soprattutto la chimica e la botanica ad attrarre l’interesse dei primi Lincei.
Dal 1611 i Lincei svolsero un ruolo rilevante nella produzione delle opere scientifiche galileiane, in particolare de l’Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari (1613) e  del Saggiatore (1623). Grazie ai loro legami con la Curia romana, i Lincei cercarono (senza successo) di rendere accette alle gerarchie ecclesiastiche le teorie copernicane sostenute da Galilei. Dopo la morte di Federico Cesi (1630), l’Accademia si dissolse rapidamente. La relazione prenderà in esame i progetti dei Lincei e le loro effettive realizzazioni, nonché i luoghi ove si svolse la loro attività scientifica.
Antonio Clericuzio  è Professore Ordinario di Storia della scienza e delle tecniche, Dipartimento Studi Umanistici, Università degli Studi Roma Tre. Laureatosi in Filosofia alla Sapienza, è stato borsista presso l’Istituto Italiano di Studi Storici, F.A. Yates Fellow presso il Warburg Institute di Londra e Research Fellow presso l’University College di Londra. Autore di numerosi studi sulla scienza del Seicento e in particolare su chimica, medicina e teorie della materia, ha curato l'edizione completa della corrispondenza di Robert Boyle. Membro dell'Editorial board di Intellectual History Review, di Ambix, e del Newton Project, ha curato per l'Enciclopedia Italiana Treccani (con Saverio Ricci) il volume dedicato alla Scienza italiana.

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Data di ultima verifica: 12/03/19 12:14