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Tommaso Vittorini

Data: 29/06/22

Orario

29 giugno 2022
Ore 21.00

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Viale di Porta Ardeatina, 55
Zona: Quartiere Ardeatino (Roma sud)

Contatti

Descrizione

PRIMA ASSOLUTA 
GRANDE ELENCO MUSICISTI
Il Grande Elenco nacque nell’autunno del 1977, per iniziativa di Tommaso Vittorini e sull’onda del Laboratorio di Musica Creativa e Improvvisata Europea tenutosi a Modena. Il progetto esplorava molte forme musicali, in cerca di un linguaggio autonomo tanto dagli stilemi del jazz americano, quanto dalle astrazioni della musica colta europea.

All’esperimento aderirono solisti e compositori con esperienze eterogenee, che contribuirono alla creazione di un programma inevitabilmente eclettico, difficile da racchiudere in una singola etichetta. Ma l’orchestra viveva di una propria frenesia di sperimentazione, che diventava evidente e spudorata davanti al pubblico.

Una caratteristica era la coesistenza tra lunghi e complessi obbligati d’insieme e la totale libertà interpretativa da parte dei solisti, che assumevano un ruolo nuovo rispetto all’improvvisazione su una struttura data. Non si suonava a turno su sequenze di accordi, ma si dava a ciascun solista uno spazio in cui sviluppare l’atmosfera e il linguaggio enunciati dall’orchestra e costruiti espressamente per quel solista. In pratica si usava, in musica, il rapporto tra attore e coro della tragedia antica.

Nel contesto prevalentemente tonale si inserivano elementi di musica araba o balcanica, alternanze di contrappunto e pacchetti armonici, ostinati, e ritmi ispirati al folklore. In quattro anni il GEM mise a punto il proprio linguaggio e, raggiunto lo scopo, si sciolse.

Oggi il programma del GEM include – al di là di ogni intento autocelebrativo – alcuni brani di quel periodo, che collocano i solisti attuali in circostanze vissute dai loro predecessori. Alcuni musicisti hanno fatto parte del nucleo storico dell’orchestra, altri sono tra i più affermati ed affidabili strumentisti di oggi. I nuovi brani assorbono esperienze più recenti, e fanno tesoro di un accresciuto potenziale di esecuzione e interpretazione. Si rivisita il fascino della ballad e la composta passione del tango, si omaggia il bop degli anni ’50 e gli ostinati funky degli anni ‘80. E si suona qualche brano che somiglia solo a sé stesso.

Che il prodotto finito sia o non sia omogeneo, o aderente a qualche etichetta, interessa poco. Il desiderio che ci fa partecipare a un concerto, da musicisti e da pubblico, è che la musica ci stimoli, ci trasmetta energia, passione e poesia; trasformando quei puntini sui pentagrammi in una cosa unica, viva e sorprendente. Nel compimento del rituale le note sono solo formule scritte nel libro; ci vogliono quindici bravi maghi, per farle diventare incantesimo.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 10/06/22 13:16