Ritratti di donne - Racconti di donne straordinarie
Orario
8 e 9 marzo 2015 vari orari
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Descrizione
Ritratti di Donne Straordinarie è una rassegna tutta al femminile nata dalla collaborazione di un gruppo di scrittrici, attrici e registe che hanno in comune l’amore per la poesia e la letteratura.
Centro Culturale ELSA MORANTE
8 Marzo Ore 18.00 Ida Sansone - Emily Dickinson
8 Marzo Ore 19.00 Anna Bonaiuto - Irène Némirovsky
9 Marzo Ore 20.00 Marta Bifano - Artemisia Gentileschi
9 Marzo Ore 21.00 - Maria Rosaria Omaggio - Oriana Fallaci
9 Marzo Ore 21.45 - Iaia Forte - Elsa Morante
Centro Culturale Stazione Ottavia Municipio XIV
8 Marzo Ore 18.00 Rosaria Porcaro – Franca Rame
8 Marzo Ore 18.45 Marta Bifano - Artemisia Gentileschi
9 Marzo Ore 19.00 Ida Sansone - Emily Dickinson
9 Marzo Ore 19.45 Anna Bonaiuto - Irène Némirovsky
8 marzo Ore 18.00 CENTRO CULTURALE ELSA MORANTE (Piazzale Elsa Morante)
9 marzo Ore 19.00 CENTRO CULTURALE STAZIONE OTTAVIA (Via Stazione di Ottavia 73b)
Ida Sansone - Emily Dickinson
Poesie tradotte da Gabriella Sica l Musiche di Antonio Di Pofi
Le poesie della Dickinson sono state e saranno un vero stimolo alla passione e alla libertà femmi¬ nile intesa come interiorità-intimità, scevra da timidezza e giudizio, nel/ 'ambito più mistico della fede, forza e scelta di appartenenza al proprio sentire più profondo e per questo eletta "eterna regina di se stessa". Ciò che il suo linguaggio poetico esprime di rivoluzionario è che non sembra creato per il plauso, per il mercato..ma per pochi intimi. La serata proporrà alcune poesie della Dickinson scelte da/libro: " Emily e le Altre" di Gabriella Sica, che ne ha curato la traduzione.
8 marzo Ore 19.00 CENTRO CULTURALE ELSA MORANTE (Piazzale Elsa Morante)
9 marzo Ore 19.45 CENTRO CULTURALE STAZIONE OTTAVIA (Via Stazione di Ottavia 73b)
Anna Bonaiuto - Irène Némirovsky
Film parlato di Irène Nèmirovsky
In questo racconto Irène Nèmirowski crea in realtà una sceneggiatura cinematografica. Ci sono carrelli, campi e controcampi, luci, flashback e soprattutto i dialoghi. L'autrice racconta, “vedendo”, i temi affrontati a lei cari: il conflitto madre-figlia, gli errori, la delusione, il destino dell' uomo inevitabilmente tragico come la sua vita. Il 6 marzo 1931, nella nuova sala Gaumont degli Champs-Élysées, venne proiettato il primo film parlato francese, quel David Golder che Julien Duvivier aveva tratto dal fortunato romanzo di Irène Némirovsky, apparso due anni prima. Anna Bonaiuto si muove in una tessitura di parole che "vedono raccontando".
8 marzo Ore 18.00 CENTRO CULTURALE STAZIONE OTTAVIA (Via Stazione di Ottavia 73b)
Rosaria Porcaro - Franca Rame
Da "Stupro" di Dario Fo e Jacopo Fo
Franca Rame ha sempre dato voce alle donne. Rosalia Porcaro vuole ricordarla con "Lo Stupro", il monologo che scrisse nel 1975 e poi portò coraggiosamente in teatro (e negli anni '80 anche in Rai di fronte a milioni di persone). All'epoca di violenza sessuale si parlava molto poco: Processo per stupro, il documentario che aprì il dibattito sulla criminalizzazione delle vittime nei tribunali, è del 1979. Franca Rame disse di aver preso il racconto da una testimonianza che aveva letto su Quotidiano Donna. In realtà aveva subito uno stupro in prima persona: la sera del sera del 9 marzo del 1973, a Milano, fu caricata su un furgone, torturata e violentata a turno da cinque uomini. Non furono mai arrestati, nonostante molti anni dopo un pentito abbia fatto i loro nomi, perché il reato era ormai prescritto. Ma Franca Rame ha sconfitto la loro violenza con la parola. Invece di accettare l'obbligo al silenzio esistenziale e politico, ha dimostrato con la sua arte che era più forte dei suoi violentatori.
8 marzo Ore 18.45 CENTRO CULTURALE STAZIONE OTTAVIA (Via Stazione di Ottavia 73b)
9 marzo Ore 20.00 CENTRO CULTURALE ELSA MORANTE (Piazzale Elsa Morante)
Marta Bifano - Artemisia Gentileschi
Questo monologo non pretende di essere una novità, non è una rielaborazione drammaturgica di un fatto accaduto più di 400 anni fa, né un "punto di vista" contemporaneo. Gli atti del processo (avvenuto a Roma nel 1612) parlano da soli. Le numerose interpretazioni teatrali e cinematografi¬ che non sono state in grado di restituire la pregnanza, la forza e il clima contenuti nel copioso materiale originale. Sono gli stessi protagonisti a parlare, spesso a "gridare" la loro verità. Il linguaggio di straordinaria bellezza riesce a consegnarci intatta l'emozione e la condizione interiore di una donna che esprimeva la sua frastagliata esistenza attraverso l'Arte, rendendo le sue opere eterne, per la loro modernità.
9 marzo Ore 21.00 CENTRO CULTURALE ELSA MORANTE (Piazzale Elsa Morante)
Maria Rosaria Omaggio - Oriana Fallaci
“Le parole di Oriana", dai testi di Oriana Fallaci
«Essere donna è così affascinante. È un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non finisce mai”.
L'attrice, interprete di Oriana Fallaci nel film "Walesa, l'uomo della Speranza " del premio Oscar Andrzej Wajda, ha vinto la menzione speciale del Premio Pasinetti alla 70° Mostra del Cinema di Venezia e il Premio Oriana Fallaci 2014- Regione Toscana, dà voce e volto all'indimenticata autrice fiorentina raccontando con le parole testualmente tratte dai tanti suoi scritti. A completare il ritratto verranno proiettate le impressioni visive su foto e parole della Fallaci, opera del video artista Carlo Fatigoni. Le musiche scelte di sottofondo sono quelle preferite dalla grande fiorentina.
9 marzo Ore 21.45 CENTRO CULTURALE ELSA MORANTE (Piazzale Elsa Morante)
Iaia Forte - Elsa Morante
"L'isola di Arturo" dal romanzo di Elsa Morante
Elaborazione drammaturgica di Iaia Forte e Carlotta Corradi. Musiche di B. Adamson, D. O'Halloran, C. Evora, Beethoven, Antony and the Johnsons. Immagini di Giovanni Frangi. "Quando ho letto la prima volta L'Isola di Arturo ero molto giovane. I personaggi erano così vivi che mi sembrava di averli accanto, di sentire il loro calore nella stanza in cui leggevo. Quando in età adulta, già innamorata della Morante, ho deciso di rileggerlo, ho compreso cose che da piccola non riuscivo a capire, ma ho sentito che la memoria
“fantastica" della prima lettura era rimasta intatta, e che questo libro, per me, avrebbe incarnato per sempre l'adolescenza. L'isola, di quel tempo perduto, che è per tutti noi, il nutrimento più vitale del/ 'immaginazione". Iaia Forte
A cura di Cubatea Associazione Culturale