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Raffaella Perna. Donne, fotografia, identità attraverso i libri delle fotografe degli anni Settanta

Data: 10/02/22

Orario

Giovedì 10 febbraio 2022, ore 17.30 (ingresso in sala dalle 17.00)

CONSULTA SEMPRE LA PAGINA AVVISI prima di programmare la tua visita al museo.

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Piazza di Sant'Egidio, 1/b
Zona: Rione Trastevere (Gianicolo) (Roma centro)
Il Museo è accessibile ai disabili da Piazza Sant'Egidio, 1. Telefonare allo 06 5897123 per avvertire il personale.

Informazioni

Attività gratuita nella Sala Multimediale sede degli incontri.
Le mostre allestite nel museo non possono essere visitate.
La visita al museo e alle mostre è sempre possibile con l'acquisto del biglietto secondo tariffazione vigente.

Prenotazione obbligatoria allo 060608 (tutti i giorni 9.00-19.00)

Massimo 35 partecipanti

Modalità di partecipazione: Prenotazione obbligatoria

Contatti

Descrizione

Uno sguardo diverso. La fotografia come strumento di indagine sull’identità
Approfondimenti, in occasione della mostra Prima, donna. Margaret Bourke-White, sulle protagoniste, i diversi sguardi e i temi della fotografia e dell’identità femminile.

In collaborazione con il Centro di Ricerca FAF. Fotografia Arte Femminismo, le protagoniste  indagano il rapporto, intenso e fecondo, tra lo strumento fotografico e l’indagine dell’identità femminile; un filo rosso che percorre tutta la storia della fotografia.

Raffaella Perna (Università di Catania) è protagonista con Donne, fotografia, identità attraverso i libri delle fotografe degli anni Settanta. Prende in esame la ricca produzione di photobook realizzati in quegli anni da fotografe e artiste attive in Italia vicine al Movimento di liberazione della donna.
L’analisi di libri fotografici ormai storici come Immagini del No (1974) di Paola Mattioli e Anna Candiani o Un album di violenza (1976) di Stephanie Oursler sarà il filo conduttore di una riflessione che affronta snodi cruciali per la cultura fotografica di quel decennio: la rappresentazione del corpo delle donne, la formazione degli stereotipi di genere, i legami tra l’espressione creativa e l’impegno politico.