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L’estate calda dei teddy boys. Pier Paolo Pasolini, Elio Petri e una collaborazione alla fine degli anni Cinquanta

Data: 17/02/20

Descrizione

L’estate calda dei teddy boys. Pier Paolo Pasolini, Elio Petri e una collaborazione alla fine degli anni Cinquanta «Nel 1959, in pieno boom economico, l’attenzione di Pier Paolo Pasolini si concentrò sul fenomeno della delinquenza giovanile urbanizzata, un tema affrontato allora dalla cultura e dalla politica in termini di emergenza sociale e col ricorso a etichette esterofile come teddy boys o tricheurs. Lo scrittore - prossimo all’esordio dietro la macchina da presa con Accattone - scrisse una sceneggiatura d’ambiente lombardo su una gang di teppisti, adattata per lo schermo col titolo Milano nera; intervenne anche nel dibattito giornalistico per commentare cause e ragioni del disagio adolescenziale, tra famiglie distratte e benessere borghese. In anticipo su questi impegni, si trovò a collaborare con Elio Petri, Tonino Guerra e Franco Giraldi a un lungometraggio, Le notti dei teddy boys, la cui regia fu affidata a Leopoldo Savona: una pellicola che precedette altre prove cinematografiche di Pasolini, fra cui La notte brava, e che, per alcune delle personalità coinvolte, fu una tappa significativa verso carriere individuali di successo. Petri, ad esempio, avrebbe di lì a poco diretto L’assassino con Marcello Mastroianni. Il libro ripercorre la storia produttiva di questo film “invisibile” e dimenticato, impiegando materiali archivistici di prima mano, con l’obiettivo di legarne la realizzazione a un ampio contesto intellettuale; ne pubblica inoltre per la prima volta la sceneggiatura originale, restituendo leggibilità a un’opera che conta la partecipazione di nomi di grande rilievo per il cinema italiano degli anni Sessanta» (dalla quarta di copertina del libro di Tommaso Mozzati, L’estate calda dei teddy boys. Pier Paolo Pasolini, Elio Petri e una collaborazione alla fine degli anni Cinquanta, Carocci, Roma, 2019). 16.30 La notte brava di Mauro Bolognini (1959, 93’) La notte brava dei ragazzi di vita pasoliniani: «Epidermicamente picaresco, elegantemente erotico, raffinatamente manierista» (Morandini). «È stato un film di rottura per l’Italia, perché in precedenza la generazione dei giovani era stata rappresentata al cinema solo dai “poveri ma belli”. In La notte brava, invece, ci sono i ragazzi veri, si parlava di sottoproletariato, di prostituzione, di magnaccia. Il cast era composto da attori giovani e straordinari, c'erano la Ferrero e la Lualdi, con me, ma anche Terzieff e Brialy, che in Francia avevano fatto i film della Nouvelle vague. Pasolini veniva spesso sul set ma, malgrado fosse lo sceneggiatore del film, non si permetteva di aprire bocca con Bolognini. Si limitava ad osservare» (Martinelli). a seguire incontro moderato da Flavio De Bernardinis con Franco Grattarola, Tommaso Mozzati, Ugo Tucci. Nel corso dell’incontro verrà presentato il libro di Tommaso Mozzati, "L’estate calda dei teddy boys. Pier Paolo Pasolini, Elio Petri e una collaborazione alla fine degli anni Cinquanta", Carocci, Roma, 2019.

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