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Villa Adriana a Tivoli

Tipologia: Ville e aree archeologiche

Contatti

Telefono: 0774 5589
Acquisto telefonico: 06 39967900 (dal lunedì al la doomenica dalle ore 9 - 17)

Orario

L’Area Archeologica di Villa Adriana è aperta tutti i giorni dalle ore:

Dal 29 ottobre 2023 al 28 gennaio 2024
ore 8.15 – 17.00 (ultimo ingresso ore 15.45)
Mouseia 9.15 – 16.30


Dal 29 gennaio al 25 febbraio 2024
ore 8.15 – 17.30 (ultimo ingresso ore 16.15)
Mouseia 9.15 – 17.00

Dal 26 febbraio al 30 marzo 2024
ore 8.15 – 18.30 (ultimo ingresso ore 17.15)
Mouseia 9.15 – 18.00

Dal 31 marzo al 15 settembre 2024
ore 8.15 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.15)
Mouseia 9.15 – 19.00

Giorni di chiusura: il 1° gennaio e il 25 dicembre, salvo aperture straordinarie su progetto che vengono segnalate nel sito ufficiale.
Per aggiornamenti e le modalità di visita consultare https://villae.cultura.gov.it/orari-e-biglietti.

Il percorso di visita ha la durata di almeno 2 ore. La natura del percorso nell'area archeologica con sentieri e dislivelli richiede l'uso di abbigliamento e calzature idonee.

Informazioni

€ 12,00 intero
€ 2,00 ridotto (18 e i 25 anni della Comunità Europea)
€ 6,00 ridotto cittadini di Tivoli e comuni limitrofi
Gratuito secondo normativa di legge
Villae Pass Intero € 25.00
Villae Pass Ridotto € 6.00
Tutte le riduzioni nel > sito ufficiale
Ingresso gratuito prima domenica del mese.

L'ingresso ai cani è consentito al guinzaglio e con con museruola.
E' consentito l'ingresso con i cani al museo del Canopo solo se portati in braccio.

Eventi di oggi

A tu per tu con Adriano (Incontri) da 15/02/24 a 11/07/24

Eventi in programma

Descrizione

Indirizzo Villa Adriana
Largo Marguerite Yourcenar - Tivoli

La villa per la sua estensione e l’eccezionale stato di conservazione è senz’altro la più famosa delle ville situate nei dintorni di Roma. Le sue strutture costituiscono inoltre uno dei più importanti e mirabili esempi di architettura romana. La villa fu iniziata probabilmente nel 126 d.C., dopo il ritorno dell’imperatore Adriano (117-138d.C.) dal suo lungo viaggio nelle province orientali. Proprio in seguito a questo viaggio, Adriano pensò di riprodurre nella sua villa i luoghi e gli edifici che più lo avevano colpito, come il Liceo, l’Accademia e il Pecile di Atene, il Canopo, canale sul delta del Nilo, la valle di Tempe in Tessaglia.
Pur rifacendosi agli schemi tradizionali delle ville romane, Villa Adriana rispecchia il genio architettonico del suo proprietario, in cui l’inventiva trova libero sfogo, anche grazie a innovative soluzioni architettoniche. Alla morte di Adriano la villa passò ai suoi successori, che la restaurarono ed abbellirono. Già in parte spogliata delle sue opere d’arte da Costantino (306-337 d.C.) che le portò a Costantinopoli, fu devastata durante le invasioni barbariche ed usata nel Medioevo come cava di materiali da costruzione dagli abitanti di Tivoli. Dal Rinascimento in poi molti famosi artisti vennero a studiare le rovine della villa, lasciando in molti casi le loro firme sui muri. Dall’Ottocento in poi si effettuarono scavi e restauri a carattere scientifico. Un plastico ricostruttivo della villa si trova all’inizio del percorso. La visita inizia dal Pecile, un vasto portico con al centro un giardino e una vasca, usato per lunghe passeggiate che potevano effettuarsi al sole o all’ombra.
Dall’angolo nord-orientale del Pecile si passa alla Sala dei Filosofi, una grande sala con nicchie, da identificare probabilmente in una biblioteca.
Segue la Villa dell’Isola o Teatro Marittimo, edificio circolare circondato da un portico a colonne; al centro, isolata da un canale in modo da formare una specie di isolotto al quale si accedeva tramite ponticelli, è una piccola villa con vani e ambienti termali. Si tratta forse del rifugio dell’imperatore, dove egli amava isolarsi per dedicarsi alle sueattività preferite, come la musica, la poesia e la pittura. A sud del Teatro Marittimo è un edificio termale chiamato Eliocamino. E’ composto da alcuni ambienti con vasche per l’acqua fredda e tiepida, e da una grande sala circolare occupata da una vasca, con sistemi di riscaldamento al di sotto del pavimento e cinque grandi finestre per farvi entrare in abbondanza i raggi del sole (da qui il termine heliocaminus), che dovevano riscaldare l’ambiente. La vasca serviva probabilmente per bagni di vapore o per sabbiature. Sul lato est del Pecile si trova un cortile, interpretato come ninfeo, ed una serie di edifici tra cui una sala per banchetti. Più in là si trovano i due complessi termali delle Piccole e delle Grandi Terme. Qui sonoancora ben conservati tutti gli edifici che costituivano le terme romane, con la palestra, gli spogliatoi, le vasche per l’acqua calda e fredda. Passato questo insieme di edifici, si giunge ad una piccola valle artificiale lunga e stretta, il cosiddetto Canopo ispirato alla omonima città egiziana  presso Alessandria. Al centro è situata una vasca contornata da colonne, sul fondo un tempio-ninfeo (fontana monumentale) chiamato Serapeo di forma semicircolare, ornato da sculture egizie e da statue di Antinoo, il fanciullo favorito dall’imperatore morto misteriosamente in Egitto. Ritornando indietro si passa per il Pretorio e poi per la Caserma dei Vigili, da considerare piuttosto dei magazzini, per giungere al  complesso del palazzo imperiale. Qui si trovano quattro gruppi principali di edifici: la Piazza d’Oro, l’Atrio Dorico, il Peristilio di Palazzo e il Cortile delle biblioteche. La Piazza d’Oro è costituita da un grande cortile circondato da un portico con colonne e da un gruppodi ambienti disposti intorno ad una grande sala ottagonale; si tratta forse di un luogo di banchetti estivo. L’Atrio Dorico è un’ampia sala con portico forse a due piani; attraverso il Peristilio di Palazzo, si arriva poi al Cortile delle biblioteche, dove attorno ad un portico con colonne corinzie si affacciano vari edifici; su un lato si trova una serie di stanze da letto per gli ospiti (Hospitalia), mentre sul fondo del cortile sono due edifici interpretati come biblioteche, una  latina e una greca. Da qui si sale verso il Padiglionee la Terrazza di Tempe; si tratta di un belvedere costituito da una costruzione a tre piani, che domina la vallata sottostante, creata artificialmente per ricordare la famosa valle di Tempe in Tessaglia. Segue un piccolo boschetto che porta al Casino Fede, costruito nel 1700 sopra un ninfeo della villa, ed infine un piccolo teatro destinato agli spettacoli privati per l’imperatore, con la capienza di 500 posti.

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Data di ultima verifica: 27/11/23 14:30