Domus Aurea
Tipologia:
Monumenti
Indirizzo
Indirizzo:
Via della Domus Aurea, 1
Zona:
Rione Monti (Colosseo-S.Giovanni-S.Maria Maggiore) (Roma centro)
Contatti
Telefono:
06 39967700 Coopculture tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00
Acquisto online:
www.coopculture.it/it/poi/domus-aurea/
Orario
Venerdì, sabato e domenica
9.00 – 17.00
Visitabile solo con la visita Domus Aurea Experience.
Informazioni
Accessibilità
Sito accessibile
Modalità di partecipazione:
Prenotazione obbligatoria
Eventi in programma
Domus Aurea Experience
(Manifestazioni)
da 06/05/22 a 31/12/22
Descrizione
Dopo la distruzione della sua prima dimora sul Palatino nel grande incendio del 64 d.C., Nerone fece costruire la Domus Aurea.
La più grande e la più sfarzosa delle dimore imperiali, la Domus Aurea si estendeva dal Palatino fino al Colle Oppio e parte del Celio coprendo circa un miglio quadrato.
Comprendeva un lago artificiale, dei giardini ed un bosco. Gli architetti furono Severo e Celere mentre le pitture furono realizzate da un certo Fabullus o Famulus. Gli ambienti finemente decorati erano arricchiti da numerose statue provenienti dalla Grecia e dall’Asia Minore. La casa continuò ad essere abitata fino al 104 d.C. quando un violento incendio ne provocò la fine. Successivamente sulla Domus Aurea vennero costruite le Terme di Traiano mediante l’interramento dei suoi ambienti e la chiusura degli accessi.
L’edificazione delle Terme ha consentito alla Domus Aurea la conservazione di alcuni suoi ambienti fino ai nostri giorni.
Sin dal Rinascimento, epoca della sua scoperta, molti artisti, di cui sono visibili oggi le firme in alto sui muri si calavano nelle “grotte” delle sale interrate della Domus Aurea per ricopiare a lume di candela le pitture presenti sulle volte. Il nucleo principale della Domus Aurea è costituito da due cortili di forma pentagonale che fungono da raccordo tra i settori occidentale e orientale. Tra i due cortili si trova una grande sala ottagonale, con volta a padiglione, che secondo Svetonio, ruotava ininterrottamente giorno e notte.
La decorazione delle pareti era formata, fino ad una certa altezza, da lastre marmoree ora scomparse, mentre la parte più alta e i soffitti erano decorati da pitture e stucchi con scene mitiche (Achille a Sciro, Ulisse e Polifemo, Ettore e Andromaca).
Gli ambienti appaiono ora bui e tetri (tutte le aperture sono state chiuse per la costruzione delle soprastanti terme) ma in origine la luce era l’elemento predominante, con tuttigli ambienti aperti su un porticato, dal quale si poteva godere la vista della valle con il lago artificiale ed i giardini che lo circondavano.
La più grande e la più sfarzosa delle dimore imperiali, la Domus Aurea si estendeva dal Palatino fino al Colle Oppio e parte del Celio coprendo circa un miglio quadrato.
Comprendeva un lago artificiale, dei giardini ed un bosco. Gli architetti furono Severo e Celere mentre le pitture furono realizzate da un certo Fabullus o Famulus. Gli ambienti finemente decorati erano arricchiti da numerose statue provenienti dalla Grecia e dall’Asia Minore. La casa continuò ad essere abitata fino al 104 d.C. quando un violento incendio ne provocò la fine. Successivamente sulla Domus Aurea vennero costruite le Terme di Traiano mediante l’interramento dei suoi ambienti e la chiusura degli accessi.
L’edificazione delle Terme ha consentito alla Domus Aurea la conservazione di alcuni suoi ambienti fino ai nostri giorni.
Sin dal Rinascimento, epoca della sua scoperta, molti artisti, di cui sono visibili oggi le firme in alto sui muri si calavano nelle “grotte” delle sale interrate della Domus Aurea per ricopiare a lume di candela le pitture presenti sulle volte. Il nucleo principale della Domus Aurea è costituito da due cortili di forma pentagonale che fungono da raccordo tra i settori occidentale e orientale. Tra i due cortili si trova una grande sala ottagonale, con volta a padiglione, che secondo Svetonio, ruotava ininterrottamente giorno e notte.
La decorazione delle pareti era formata, fino ad una certa altezza, da lastre marmoree ora scomparse, mentre la parte più alta e i soffitti erano decorati da pitture e stucchi con scene mitiche (Achille a Sciro, Ulisse e Polifemo, Ettore e Andromaca).
Gli ambienti appaiono ora bui e tetri (tutte le aperture sono state chiuse per la costruzione delle soprastanti terme) ma in origine la luce era l’elemento predominante, con tuttigli ambienti aperti su un porticato, dal quale si poteva godere la vista della valle con il lago artificiale ed i giardini che lo circondavano.
Parole chiave
All'interno di
Cultura e svago › Beni culturali › Beni archeologici
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Data di ultima verifica:
11/05/22 11:33