Orario
Sabato 14 gennaio 2012 alle ore 10.00
Sabato 21 gennaio 2012 alle ore 12.30
Sabato 28 gennaio 2012 alle ore 10.00
Le visite vengono condotte da un archeologo (max 12 persone per volta)
I disabili possono accedere, tramite pedana, solo al sepolcro ma non al colombario.
Ospitato in
Indirizzo
Informazioni
Il biglietto di ingresso al sito è regolato da delibera (€ 3.00 intero - € 2.00 ridotto)
La visita guidata (€ 5.00) non prevede né riduzioni né gratuità
Contatti
Descrizione
La scoperta del sito, datata 1780, avvenne in circostanze casuali ad opera di due fratelli sacerdoti, proprietari della vigna soprastante, i quali allargando la cantina della loro casa scoprirono un ingresso al sepolcro. Negli anni successivi tutte le iscrizioni furono portate nei Musei Vaticani, ma la suggestione dei luoghi portò molti studiosi e visitatori a farne una meta abituale.
L’area sepolcrale consiste in una serie di gallerie, alte circa due metri, che si incrociano e si intersecano a formare quasi un quadrato di circa 11 metri di lato, scavato nel tufo stesso della collina. Nelle pareti delle gallerie erano ricavate le nicchie destinate a contenere i sarcofagi, alcuni costruiti sul posto con lastre di tufo, altri scavati in blocchi squadrati. La costruzione del monumento funerario risale ai primi decenni del III secolo a.C. e si deve al capostipite, console Lucio Cornelio Scipione Barbato, il cui sarcofago elegantemente decorato è posto sul fondo della galleria centrale.
Il sepolcro custodiva le spoglie dei membri dell’illustre famiglia degli Scipioni, ramo insigne della gens Cornelia. Gli esponenti della dinastia degli Scipioni rivestirono alte cariche politiche e militari, come Scipione Africano Maggiore, vincitore su Annibale nella seconda guerra punica, e Scipione Emiliano, trionfatore nella terza guerra punica con la distruzione di Cartagine. Molte anche le figure
femminili di rilievo, tra cui Cornelia, figlia dell’Africano e madre dei famosi tribuni della plebe Tiberio e Gaio Gracco.
Le ultime due sepolture furono effettuate nel I secolo d.C., quando, dopo molto tempo, un ramo collaterale della famiglia, che nel frattempo si era estinta, decise di riutilizzare il sepolcro.
Oltre al sepolcro degli Scipioni, l’area archeologica comprende strutture datate dagli inizi del III secolo a.C. fino all’età tardo antica e al Medioevo, tra cui alcune relative a sepolcri di età repubblicana e un colombario affrescato e restaurato in occasione dei recenti lavori.