Orario
Domenica 5 Novembre 2017 ore 11.00
Appuntamento 15 minuti prima dell’inizio della visita
Numero massimo di partecipanti: 30 persone
Durata della visita: 2 ore circa.
Il percorso di visita è indicato anche per chi ha difficoltà motorie.
La visita si svolge anche in caso di pioggia lieve.
L’Associazione si riserva di annullare o modificare le attività in programma nel caso in cui non venisse raggiunto il numero minimo previsto di partecipanti.
Ospitato in
Indirizzo
Informazioni
Contributo per la visita guidata (Adulti: 10 euro; Ragazzi 14-18: 5 euro; Bambini 0-13: gratuito)
+ biglietto d’ingresso gratuito (Il biglietto del museo è gratuito in occasione della 1° domenica del mese).
La tessera per diventare “Soci Ordinari” di Vesta è gratuita
Le prenotazioni sono obbligatorie, si possono effettuare inviando un sms al 331 5990381 oppure scrivendo un’e-mail a: info@associazionevesta.com Indicare:
- data e cognome di chi effettua la prenotazione + numero dei partecipanti;
- numero di cellulare (se si effettua prenotazione via mail o se il contatto telefonico sarà diverso da quello utilizzato per la prenotazione).
La tessera per diventare “Soci Ordinari” di Vesta è gratuita.
Si invitano i partecipanti, qualora non potessero intervenire, a darne tempestiva comunicazione, affinché altri interessati possano usufruire dell’attività.
Contatti
Descrizione
Palazzo Altemps è una delle quattro sedi del Museo Nazionale Romano e ospita le collezioni di antichità raccolte nei secoli XVI e XVII secolo da varie famiglie nobili e una significativa raccolta di opere egizie. Durante la visita sarà possibile ammirare anche le stanze del palazzo, nelle quali si conserva parte degli affreschi e delle decorazioni originari. Il percorso terminerà con la visita della mostra “Evan Gorga. Il Collezionista”, durante la quale si illustrerà la figura del tenore e collezionista Evangelista Gorga, molto attivo nel mercato antiquario romano tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. La mostra, che presenta una selezione di circa 1800 oggetti, testimonia un tipo di collezionismo molto diverso da quello delle grandi famiglie rinascimentali del Cinque-Seicento, raccontato nelle altre sale del Museo.