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Sei in: Home » Eventi e spettacoli » Visite guidate e didattica » La performance a Roma: dall’archivio all’esposizione. Il mestiere dello storico dell'arte
Data: 28/03/23

Orario

Martedì 28 marzo 2023
ore 16.30

Ospitato in

Indirizzi

Indirizzo: Piazza di San Pantaleo, 10
Zona: Rione Parione (Navona-Campo de' Fiori) (Roma centro)
Indirizzo: Piazza Navona, 2
Zona: Rione Parione (Navona-Campo de' Fiori) (Roma centro)

Informazioni

Conferenza in modalità mista: in presenza e online
 
Modalità DI PARTECIPAZIONE IN PRESENZA:
La partecipazione alla conferenza è libera fino a esaurimento dei posti disponibili.
L’ingresso è gratuito ed è possibile solo dopo aver ricevuto da parte dell’accoglienza un bollino identificativo.
Si specifica che l’ingresso è gratuito solo nell’area prevista per la conferenza.
Le mostre allestite nel museo possono essere visitate previa esibizione di MIC Card o biglietto di ingresso secondo tariffazione vigente.
 
Modalità DI PARTECIPAZIONE ONLINE:
Per seguire gli incontri online è necessario compilare il modulo di prenotazione a cui si accede cliccando qui > https://bit.ly/3kFbiwD
 
Conclusa la procedura di iscrizione si riceveranno due diverse mail: la prima con la notifica dell'avvenuta iscrizione e la seconda contenente il link per accedere all'aula virtuale che sarà inviata il giorno stesso della conferenza dal seguente indirizzo mail scuole.museiincomune@zetema.it
Verranno accettate soltanto le prenotazioni effettuate entro le ore 14:00 del giorno stesso della conferenza.
Per chi desidera partecipare online SU PIATTAFORMA GOOGLE SUITE, si suggerisce di entrare con il browser Google Chrome.

Contatti

Telefono: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00; libreria 06 68193002
Email: museodiroma@comune.roma.it ed eventi.aziendali@zetema.it per eventi aziendali privati

Descrizione

Conferenza in presenza e online nell'ambito di Roma Racconta… le professioni del patrimonio culturale.
Relatrici: Lara Conte, Francesca Gallo; modera Paola Lagonigro

Territori della performance: percorsi e pratiche in Italia (1967-1982) propone un’inedita panoramica delle ricerche artistiche basate sull’azione dal vivo, nella stagione storica decisiva per l’impiego del corpo da parte di artiste e artisti, in spazi espositivi e rassegne, con un dialogo serrato con lo scenario internazionale. La dimensione territoriale richiamata nel titolo della mostra in corso al MAXXI ha un duplice significato, sia geografico – con la mappatura di eventi che hanno avuto luogo nei centri nevralgici del panorama espositivo italiano e in contesti minori o periferici – sia come sito di creazione e accadimento della performance, declinato in quattro differenti tipologie: lo studio dell’artista e l’ambiente domestico; la galleria; i luoghi alternativi e informali; i contesti istituzionali, come i musei e le grandi rassegne.

Fotografie, disegni e schizzi, documenti tratti da riviste e pubblicazioni dell’epoca, materiali video e fonti orali strutturano la stratificata narrazione espositiva dalla quale emerge un variegato percorso punteggiato dalle ricerche dei maggiori protagonisti di Fluxus e della Body Art, ma anche dall’attività di gallerie, rassegne e spazi che hanno riplasmato la loro natura per agevolare una nuova prospettiva di lavoro corporeo, comportamentale e processuale: si pensi, a Roma, alla pionieristica attività di Fabio Sargentini, degli Incontri Internazionali d’Arte oppure allo studio della fotografa Elisabetta Catalano. Inoltre in quella congiuntura nel contesto domestico o pubblico si affermano numerose artiste che hanno agito, attraverso i loro corpi, ribaltando prospettive patriarcali e avviando percorsi radicali di autoaffermazione: da Giosetta Fioroni ad Anne Marie Sauzeau, da Meredith Monk a Takako Saito, Stephanie Oursler e il Collettivo XX, da Federica Marangoni, ad Anna Oberto e ORLAN, per fare qualche nome.

Partendo da tale tessuto di eventi e presenze, l’incontro si focalizza da un lato sul contesto romano, dall’altro su aspetti peculiari della ricerca storica attorno a pratiche effimere volutamente refrattarie alle dinamiche mercantili e collezionistiche.
Quale narrazione storica ed espositiva per opere sopravvissute solo nella memoria dei protagonisti o nella documentazione?
Quale dialogo instaurano gli artisti con i contesti fisici, i luoghi e le condizioni ambientali?
E quale il ruolo del pubblico e della critica?

Lara Conte insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università Roma Tre. Le sue ricerche sono incentrate sullo studio dell’arte e della critica del secondo Novecento, con la messa a fuoco di narrazioni alternative, nelle dinamiche della ricezione, delle relazioni transnazionali, del nuovo orizzonte della scultura, della performance e dei rapporti tra pratiche, critica e femminismo. Tra le sue pubblicazioni: Materia, corpo, azione. Ricerche artistiche processuali tra Europa e Stati Uniti. 1966-1970 (Electa, Milano 2010); Paolo Icaro. Faredisfarerifarevedere (Mousse Publishing, Milano 2016), Sculpture in Action. Eliseo Mattiacci in Rome (Ridinghouse, Londra 2022). Con Francesca Gallo ha curato Artiste italiane e immagini in movimento. Identità, sguardi, sperimentazioni (Mimesis, Milano 2021).

Francesca Gallo insegna Storia dell’arte contemporanea alla Sapienza Università di Roma. Si è occupata diffusamente di Jean-François Lyotard e Les Immatériaux (Aracne, Roma 2008), di videoarte e di esposizioni e festival di arti elettroniche (“Ricerche di S/confine”, 2018; Mimesis, Milano 2018), mentre gli studi sulle Neoavanguardie si sono sedimentati attorno a Ketty La Rocca, Giuseppe Chiari, la Poesia Visiva. Ha curato il numero monografico di “Ricerche di Storia dell’Arte” dedicato alla performance in Italia (2014) e ha appena pubblicato la monografia Parole, voci, corpi tra arte concettuale e performance. Conferenze, discussioni, lezioni come pratiche artistiche in Italia (Mimesis, Milano 2022). Con Lara Conte, oltre alla mostra Territori della performance. Percorsi e pratiche in Italia (1967-1982), ha in cantiere un altro ampio progetto editoriale sul medesimo tema.

Paola Lagonigro è curatore storico dell’arte presso la Sovrintendenza Capitolina e dottore di ricerca in Storia dell’Arte Contemporanea alla Sapienza Università di Roma. La sua ricerca si è focalizzata sull’arte elettronica italiana, con una particolare attenzione alle origini dell’arte digitale. I suoi studi più recenti sono incentrati sulla computer art italiana («Venezia Arti» 2020; L. Conte, F. Gallo (a cura di), Artiste italiane e immagini in movimento, Mimesis 2021; «piano b» 2022), sulla realtà virtuale dei primi anni Novanta («piano b» 2021) e su Edmond Coucho («Predella» 2022) nell’anno accademico 2021/2022 ha insegnato Principles and Practises of Electronic and Digital Art (Sapienza Università di Roma, Facoltà di Architettura).


Photo Credits:
Luigi Ontani, Tarzan, gennaio 1974, invito, Contemporanea, sezione Area aperta, parcheggio di Villa Borghese, Roma. Fondo AIIA Incontri Internazionali d’Arte. Courtesy Fondazione MAXXI

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