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Sei in: Home » Eventi e spettacoli » Visite guidate e didattica » Incontro sul tema "Sperimentare con il pubblico nel museo. La psiche alata tra memoria, percezione e immaginazione"
Data: 11/04/18

Orario

11 aprile 2018 ore 16.00

Le date degli appuntamenti potrebbero subire variazioni che saranno indicate sulle pagine web della Sovrintendenza e del Sistema Musei Civici e comunicate tramite e-mail.

Informazioni

info al numero 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)

Modalità di partecipazione: Prenotazione obbligatoria

Contatti

Descrizione

Incontro nella Sala Pietro da Cortona a cura di Isabella Serafini e Miriam Mirolla 
Dopo l’incontro si svolge il laboratorio integrato per il pubblico (vedenti e non vedenti) a Palazzo Nuovo : Sperimentare insieme modi nuovi di esprimersi graficamente in collaborazione con Francesca Daniele, responsabile dell’accoglienza e accessibilità nei Musei Capitolini.

#educaRoma

Un’occasione per riflettere insieme sul ruolo del Museo nella società contemporanea, sempre più inclusivo ed interessato ad un coinvolgimento attivo dei visitatori nell’esperienza artistica, grazie anche alle nuove tecnologie.

L’incontro, che si inserisce nell’ambito di una variegata attività sperimentale avviata dal 2010, e consolidata attraverso una sistematica collaborazione fra il Corso di Psicologia dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Roma e i Musei Capitolini, è suddiviso in due tempi.

1. Nella Sala Pietro da Cortona si affronta l’affascinante tema della percezione visiva dell’opera d’arte e delle strategie altamente individuali della visione (oculocinetogrammi), mostrando alcuni interessanti risultati di esperimenti precedentemente effettuati nel Museo.

2. Subito dopo i visitatori si sposteranno a Palazzo Nuovo per partecipare, su base volontaria, ad un nuovo laboratorio sperimentale integrato - per vedenti e non vedenti - sulla scultura della “Psiche alata”: qui, dopo aver conosciuto l’opera attraverso la percezione visiva o l’esplorazione tattile, i partecipanti all’esperimento potranno disegnare, tutti in deprivazione della vista, ciò che ricordano dell’opera appena percepita. Questa strategia, infatti, già adoperata da artisti e scienziati nel primo Novecento, permette una rappresentazione più spontanea in cui i segni generati sono svincolati dal controllo visivo.

Una rara occasione per sperimentare insieme modi nuovi di esprimersi graficamente.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 05/04/18 10:42