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Sei in: Home » Eventi e spettacoli » Visite guidate e didattica » Incontro sul tema: "La città delle donne: fonti e narrazioni. Le interventiste raccontano la Grande Guerra"
Data: 15/12/17

Orario

Venerdì 15 dicembre 2017
alle ore 16.00

Durata: circa 90 minuti

Le date degli appuntamenti potrebbero subire variazioni

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Piazza di Sant'Egidio, 1/b
Zona: Rione Trastevere (Gianicolo) (Roma centro)
Il Museo è accessibile ai disabili da Piazza Sant'Egidio, 1. Telefonare allo 06 5897123 per avvertire il personale.

Informazioni

L'incontro è gratuito

Prenotazione obbligatoria
Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00)

Numero massimo di partecipanti: 70 persone.

È previsto il rilascio dell’attestato di formazione.

CREDITI FORMATIVI

Sapienza Università di Roma
La partecipazione a cinque incontri, attestata, dà diritto agli studenti dei Corsi di: Studi storico-artistici (triennale); Storia dell’arte (magistrale); Storia, Antropologia, Religioni (triennale); Scienze storiche (Età moderna-Età contemporanea / magistrale), al riconoscimento di due crediti formativi universitari.

Università degli Studi Roma Tre
La partecipazione a sei incontri, attestata, dà diritto agli studenti dei Corsi di: Scienze dell’Architettura (triennale); Architettura-Progettazione architettonica
(magistrale); Architettura-Progettazione urbana (magistrale); Architettura-Restauro (magistrale), al riconoscimento di due crediti formativi universitari.

Accademia di belle Arti
La partecipazione ad otto incontri, attestata, dà diritto agli studenti al riconoscimento di due crediti formativi.

Modalità di partecipazione: Prenotazione obbligatoria

Contatti

Telefono: 060608 tutti i giorni ore 9.00-19.00
Email: museodiroma.trastevere@comune.roma.it ed eventi.aziendali@zetema.it per eventi aziendali privati

Descrizione

Incontro per docenti e studenti universitari, a cura di Stefania Bartoloni.
Vi furono donne che nel 1915 chiesero l'ingresso in guerra dell'Italia? Nella capitale un piccolo gruppo di interventiste di area repubblicana e democratica diede vita a una rivista allo scopo di propagandare la partecipazione del paese al conflitto che già da alcuni mesi scuoteva l'Europa.

#educaroma

«L'Unità d'Italia» fu una palestra di discussione su questioni politiche cruciali, ma anche un luogo dove nel corso di tre anni di operazioni belliche si rafforzarono pregiudizi e forme di diffidenza che complicarono il ritorno alla pace. Tra le tante forme di mobilitazione femminile che caratterizzarono il fronte interno vale la pena di ragionare attorno a un periodico, significativamente titolato «L’unità d’Italia», animato da coloro che si dissero portatrici di un progetto politico interessato ai Quattordici punti di Wilson, ma anche a ottenere Fiume e la Dalmazia.

Stefania Bartoloni insegna Storia contemporanea e Storia delle donne e di genere in età contemporanea presso l’Università degli Studi Roma Tre. È tra le fondatrici della Società Italiana delle Storiche. Tra le sue pubblicazioni: Italiane alla guerra. L’assistenza ai feriti (1915-1918) (Marsilio 2003); Il fascismo e le donne nella «Rassegna femminile italiana» 1925-1930 (Biblink 2012); ha curato, inoltre, il volume La Grande Guerra delle italiane. Mobilitazioni, diritti, trasformazioni (Viella 2016).

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