Orario
dal 20 ottobre 2017 all'11 febbraio 2018
9.00 - 19.00 dal martedì alla domenica
ultimo ingresso ore 18.00
Chiuso lunedì
Ospitato in
Indirizzo
Informazioni
Gruppi
€ 100,00 (25 pax) + ingresso € 13,00 (dal mar al ven) / € 15,00 (sab e dom e festivi) + € 2,00 per diritti di prenotazione per ogni partecipante
1 accompagnatore gratuito
Lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco
Scuole
€ 100,00 a gruppo classe + biglietto gratuito + € 2,00 per diritti di prenotazione per ogni alunno
2 ingressi gratuiti per gli accompagnatori
Lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco
Singoli
€ 5,00 + ingresso € 15,00 + € 2,00 per diritti di prenotazione
sabato, domenica e festivi ore 11.00 e 16.00
Contatti
Descrizione
In occasione della mostra Arcimboldo, organizzata dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica e da Mondo Mostre Skira, CoopCulture cura un programma di visite guidate per singoli, gruppi e scuole di ogni ordine e grado.
Per la prima volta nella capitale sarà possibile ammirare una ventina di capolavori autografi, disegni e dipinti, di Giuseppe Arcimboldi (Milano, 1526-1593) meglio noto come Arcimboldo, provenienti da Basilea, Denver, Houston, Monaco di Baviera, Stoccolma, Vienna, Como, Cremona, Firenze, Genova, Milano. Un’occasione eccezionale, anche per la difficoltà di ottenere i prestiti delle sue opere, che spiega la rarità delle esposizioni dedicate a questo artista.
Formatosi alla bottega del padre, nell’ambito dei seguaci di Leonardo da Vinci, Arcimboldo, pittore, ma anche poeta e filosofo, è celebre soprattutto per le famose “teste composte” di frutti e fiori. Grazie alle sue “bizzarrie” e alle sue “pitture ridicole”, è stato uno dei protagonisti della cultura manierista internazionale, esponente di una corrente artistica, scientifica, filosofica e umanistica lontana da quella classicheggiante della Roma dell’epoca. Apprezzato dalle corti asburgiche di Vienna e Praga, al servizio di Ferdinando I, Massimiliano II e Rodolfo II, Arcimboldo guadagnò persino il titolo nobiliare, rarissimo per gli artisti, di “Conte Palatino”.
Riscoperto negli anni Trenta del Novecento, l’artista venne considerato il più importante antesignano del Dadaismo e del Surrealismo.
Esposte al pubblico circa un centinaio di opere: i capolavori più noti di Arcimboldo – dalle Stagioni agli Elementi, dal Giurista a Priapo (Ortolano) al Cuoco – i ritratti, l’arazzo di Como e le vetrate del Duomo di Milano, i suoi preziosissimi disegni acquerellati per le feste di corte, in dialogo con dipinti e copie arcimboldesche, oltre a una serie di oggetti delle famosissime Wunderkammern imperiali, delle botteghe numismatiche e di arti applicate, milanesi e non, fino a disegni di erbari, frutta, animali, di cui all’epoca si faceva gran studio al fine di incrementare serre, serragli e giardini ma, anche e soprattutto, la conoscenza scientifica.