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Sei in: Home » Eventi e spettacoli » Visite guidate e didattica » I Pamphilj, la chiesa di Sant’Agnese in Agone e la “papessa” - Ass. Laboratorio 104
Data: 26/11/16

Orario

Sabato 26 novembre 2016
appuntamento ore 15.15
inizio visita ore ore 15.30

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Piazza Navona
Zona: Rione Parione (Navona-Campo de' Fiori) (Roma centro)
davanti la Fontana del Moro, lato Palazzo Pamphilj (Ambasciata del Brasile)

Informazioni

Costo visita guidata: € 10,00
Ridotto: € 5,00

visita guidata e  auricolari
€ 5,00 ragazzi da 13 a 18 anni
€ 2,00 per gli auricolari per bambini fino a 12 anni

Modalità di partecipazione: Prenotazione obbligatoria

Contatti

Descrizione

La storia della moderna Piazza Navona, uno dei luoghi simbolo della capitale e tra le piazze più belle di Roma, è inscindibilmente legata al nome della famiglia Pamphilj alla quale si deve il suo aspetto attuale. Nel 1644 il cardinale Giovanni Battista Pamphilj fu eletto Papa con il nome di Innocenzo X e il desiderio di emulare i suoi predecessori, in particolare Urbano VIII Barberini, spinse il pontefice a chiamare alcuni tra gli artisti più richiesti in città come Bernini, Borromini, Rainaldi, Algardi e Pietro da Cortona per dare vita ad un progetto che aveva lo scopo di dimostrare la ricchezza e il potere raggiunti dalla famiglia.
Il progetto riguarderà i grandi lavori intrapresi per la sistemazione di Piazza Navona, una sorta di enorme piazza-cortile che divenne così l’insula della famiglia. Sulla piazza si affacciano il Palazzo, il Collegio Innocenziano e la chiesa di Sant’Agnese in Agone, dove entreremo, concepita come una gigantesca cappella della casata Pamphilj. L’edificio, che sorge su una primitiva costruzione dedicata alla giovane martire romana, fu voluto dal papa Pamphilj che qui volle essere sepolto. Per la sua edificazione chiamò il Rainaldi e il Borromini, due geni di allora ma anche due “primedonne”, che litigavano su tutto. E a causa di questi alterchi tra i due, i lavori furono bloccati e ripresi a lungo e più volte.
Durante la nostra passeggiata conosceremo meglio questa nobile casata e i suoi personaggi più noti, il papa Innocenzo X e la potente, e odiatissima dai romani, cognata Olimpia Maidalchini, uno tra i fantasmi romani più conosciuti. Fu chiamata dal popolo “la Pimpaccia” ma anche la grande “strega”, “ladra”, e pure “mignotta”, “meretrice” e protettrice di “puttane”, nonché “papessa”.
Si disse che Innocenzo X, ormai morente, fu lasciato da solo, nessuno volle occuparsi dei suoi funerali e la sua salma rimase abbandonata per giorni, senza che nessuno si preoccupasse di dargli una degna sepoltura. Nel frattempo tutti quelli che erano stati vicini al papa, Olimpia per prima, pensavano solo a depredare il papa di tutto quello che c’era ancora nel palazzo. E visto che nessuno della sua famiglia volle pagare per costruirgli una bara, alla fine ci pensarono degli operai pagando di tasca loro.
Ma andarono veramente così i fatti? Ed è tutto vero quello che si disse su Olimpia Maidalchini? Lo scopriremo insieme… 
Conduce la visita la Dott.ssa Maria Alessandra de Caterina

Parole chiave

A cura di

Cultura e svago › Istituzioni culturali › Strutture culturali
Data di ultima verifica: 26/10/16 14:28