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Sei in: Home » Eventi e spettacoli » Visite guidate e didattica » Apertura del percorso Tempio di Venere e Roma nel Foro Romano
Data: da 12/11/10 a 31/12/13

Orario

dal 12 novembre 2010

Orari: 

Aperto tutti i giorni dalle 8.30 ad un’ora prima del tramonto (Venerdì Santo 8.30-14, 2 giugno 13.30-19.15):

8.30 - 16.30 dal 2 gennaio al 15 febbraio
8.30 - 17 dal 16 febbraio al 15 marzo
8.30 - 17.30 dal 16 marzo all’ultimo sabato di marzo
8.30 - 19.15 dall’ultima domenica di marzo al 31 agosto
8.30 -19 dal 1 settembre al 30 settembre
8.30 - 18.30 dal 1 ottobre al 24 ottobre
8.30 - 16.30 dal 25 ottobre al 31 dicembre
Chiuso 1 gennaio, 25 dicembre. La biglietteria chiude un'ora prima

Ingresso:
I visitatori entreranno dai due ingressi dell’area archeologica centrale del Foro Romano: via dei Fori Imperiali (via della Salara Vecchia) e via di San Gregorio. L’accesso al Tempio di Venere e Roma, una volta all’interno dell’area di visita, si trova a fianco dell’Arco di Tito.

Ospitato in

Indirizzi

Indirizzo: Via della Salara Vecchia, 5/6
Zona: Rione Campitelli (Foro Romano- Campidoglio-P.Venezia) (Roma centro)
Indirizzo: Via di San Gregorio, 30
Zona: Rione Celio (Terme di Caracalla) (Roma centro)

Informazioni

Biglietto: € 12,00
Ridotto: € 7,50
Visita guidata: € 8,00

Il sito rientra nel percorso di visita del Foro Romano / Palatino.

Costi: 

COLOSSEO/FORO ROMANO e PALATINO valido 2 giorni:
INTERO € 12,00 (supplemento mostre)
RIDOTTO € 7,50 (supplemento mostre) per i cittadini della Unione Europea tra i 18 e i 24 anni, altre riduzioni: info
GRATUITO per i cittadini della Unione Europea sotto i 18 e sopra i 65 anni, altre condizioni di gratuità: info
 
ARCHAEOLOGIA CARD valido 7 giorni per Palazzo Massimo, Palazzo Altemps, Crypta Balbi, Terme di Diocleziano, Colosseo, Foro Romano e Palatino, Terme di Caracalla, Villa dei Quintili, Mausoleo di Cecilia Metella:
INTERO € 23,00
RIDOTTO € 13,00

 
ROMA PASS il sito rientra nel circuito della Roma Pass

Modalità di partecipazione: Prenotazione obbligatoria

Contatti

Telefono: info e prenotazioni 0039 06 39967700
Sito web: www.coopculture.it

Descrizione

Riaperto dopo anni di restauri il tempio di Venere e Roma che si affaccia sulla valle del Colosseo dall’imponente basamento voluto dall’imperatore Adriano che dedicò l’edificio alla Città Eterna e alla dea Venere, madre di Enea suo fondatore. Costruito sulle pendici della Velia a partire dal 121 d.C., sottende una chiara valenza politica creando la sintesi tra Venere, cui è attribuita una dimensione cosmica, e Roma, rappresentata in forma divinizzata, ma anche la sintesi tra il passato e il futuro dell’Urbe, tra Oriente e Occidente, tra Aeternitas e Fortuna.


Il tempio, inaugurato nel 141 d.C. dal successore di Adriano, l’imperatore Antonino Pio, fu eretto nel luogo in cui sorgeva in precedenza il vestibolo della Domus Aurea, di cui si mantenne l’orientamento e si riutilizzarono in parte le fondazioni. Il tempio, di forme ellenizzanti, si innalzava al centro del grande podio artificiale: questo era affiancato sui lati lunghi da un doppio portico di colonne in granito grigio, su cui si aprivano al centro i due propilei, mentre sui lati corti era collegato con delle scalinate alla piazza del Colosseo e al Foro. Le colonne ancor oggi visibili furono rialzate durante i restauri degli anni trenta.
Il tempio vero e proprio si presentava come un diptero: all’interno due celle orientate in senso opposto, una per ciascuna divinità, e precedute da un vestibolo. Del peristilio di colonne corinzie non rimane nulla, e della cella verso il Colosseo – quella dedicata a Venere – resta solo l’abside. L’altra abside, invece, fu inglobata nell’ex convento di Santa Francesca Romana. Quanto è giunto sino ad oggi risale, però, in gran parte, al restauro voluto da Massenzio nel 307 d.C. in seguito all’incendio che distrusse tutta la parte centrale del Foro. A questo restauro si devono le celle absidali in laterizio con copertura a volte cassettonate, gli stucchi dei cassettoni (ricopiati anche dal Palladio), le colonne in porfido lungo le pareti e il pavimento in lastre marmoree.
L’abbandono dell’edificio e la seguente spoliazione delle strutture hanno inizio nel VII secolo, quando l’imperatore Eraclio concede a papa Onorio (625-638) le tegole di ottone della copertura del tetto per usarle a San Pietro.
I primi scavi sistematici dell’area vengono realizzati durante l’amministrazione francese della città, tra il 1810 e il 1817 e cominciano le demolizioni delle strutture medievali.

Come testimonia un testo dello scrittore greco Ateneo (II-III secolo d.C.), la fondazione del culto di Venere e Roma e il voto del tempio alle due divinità da parte dell’imperatore Adriano (117-138 d.C.) avvengono in concomitanza con la riorganizzazione della festa dei Parilia: in base a una moneta l’evento può essere datato con precisione al 21 aprile del 121 d.C.. La costruzione del tempio (locatio) ha inizio subito dopo. Le Palilia o Parilia erano un’antichissima festa pastorale della religione romana che si celebrava il 21 aprile in onore del numen Pale. A partire dal 121 d.C. si iniziò a festeggiare nella stessa data anche il giorno della fondazione di Roma, ovvero la festività di Romaia.

Data di ultima verifica: 02/05/13 14:19