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Data: da 01/11/13 a 02/02/14

Orario

Dal 1° novembre 2013 al 2 febbraio 2014
Ingresso libero secondo gli orari di apertura delle diverse chiese

Su prenotazione (Tel 06 32810) sono disponibili visite guidate da storici dell’arte, con percorsi concepiti su misura per le esigenze delle associazioni e dei gruppi interessati.

Ospitato in

Descrizione

In occasione della rassegna monografica dedicata a Antoniazzo Romano, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Roma, in collaborazione con Roma Capitale e Zetema, promuove un itinerario cittadino, per accompagnare il pubblico alla scoperta della pittura di Antoniazzo e della sua scuola, presente in numerosi edifici storici di Roma. Imprenditore di una bottega operosissima e affollata, Antoniazzo fu chiamato a decorare i luoghi sacri più importanti della città. Dalle basiliche dei Santi Apostoli, di Santa Croce in Gerusalemme, di San Giovanni in Laterano, al Pantheon, alle chiese gianicolensi di S. Pietro in Montorio e S. Onofrio, l'opera di Antoniazzo rappresenta il Rinascimento romano.

Le opere di seguito elencate sono evidenziate con appositi pannelli informativi.

Basilica dei Santi XII Apostoli, cappella del cardinale Bessarione
Piazza dei Santi Apostoli, 51
Antoniazzo Romano e bottega, Storie di san Michele Arcangelo.
L’abside, riscoperta alla fine del secolo scorso nella cappella funeraria del cardinale Bessarione, raffigura il Miracolo di san Michele Arcangelo, che appare sotto forma di toro in una grotta sul monte Gargano e respinge le frecce degli arcieri, la Processione dei vescovi guidata dal vescovo di Siponto che si reca alla grotta del toro, e un frammento della decorazione absidale con angeli musicanti. Databile tra il 1464 e il 1467, è opera di collaboratori del maestro romano.

Pantheon, secondo altare a destra
Piazza della Rotonda
Antoniazzo Romano, Annunciazione
Entro un grande arcone dipinto in prospettiva si svolge l’Annunciazione (affresco riportato su tela), con la Vergine in ginocchio su un semplice sgabello ligneo e l’angelo annunciante che le porge il giglio; in lato, affacciato da nuvole, Dio Padre benedicente. La scena è ambientata di fronte ad un elegante prospetto classicheggiante suddiviso da paraste con capite lli corinzi; il dipinto è assegnato a Antoniazzo Romano.

Chiesa di San Pietro in Montorio, terza cappella a sinistra
Piazza S. Pietro in Montorio, 2
Antoniazzo Romano, Sant’Anna Metterza
L’affresco, opera di Antoniazzo Romano databile alla fine del XV secolo, rappresenta sant’Anna
che sovrasta il gruppo sacro della Vergine con il Bambino, secondo la rara iconografia di sant’Anna Metterza; nella calotta absidale è il Redentore benedicente. Sopra l’arco della cappella in un’ambientazione naturalistica siedono in trono i profeti Davide e Salomone ai lati dello stemma della corona spagnola, con i rotoli con iscrizioni che inneggiano alla Vergine tratti dal Cantico dei Cantici.

Chiesa di Sant’Onofrio, prima cappella a destra
Piazza di S. Onofrio, 2
Antoniazzo Romano, Annunciazione
Nelle due vele della volta sono dipinti l’angelo annunziante sormontato dalla figura dell’Eterno benedicente a mezzo busto, e la Vergine annunziata in ginocchio davanti a una tenda damascata che suggerisce un interno domestico. La composizione, attribuita a Antoniazzo Romano e databile nell’ultimo decennio del ‘400, replica il modello dell’Annunciazione della Camera di Santa Caterina alla Minerva.

Parrocchia di S. Maria Maggiore in S. Vito, primo altare a sinistra
Via Carlo Alberto, 47
Bottega di Antoniazzo Romano, Madonna e santi
L’affresco, opera di ignoto pittore antoniazzesco, raffigura la Madonna e i santi Crescenza e Modesto nella lunetta, san Sebastiano, santa Margherita, san Vito nella parete sopra l’altare, l’Eterno benedicente nella volta. Sotto ciascun santo è iscritto il nome mentre la data 1483 è segnata a destra sotto la figura di san Vito, affiancato da un cane che allude al suo potere di guaritore contro
la rabbia.

Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, presbiterio
Piazza di Santa Croce in Gerusalemme, 12
Antoniazzo Romano, Storie della Vera Croce
La decorazione del catino absidale realizzata da Antoniazzo Romano e collaboratori tra il 1492 e il 1495 per il cardinale Pedro Mendoza, raffigurato in adorazione della Croce, illustrano l’Invenzione della Vera Croce, connessa alle origini della basilica che la tradizione vuole er
etta da sant’Elena per custodire le preziose reliquie della Croce, e l’Esaltazione della Croce, con l’imperatore Eraclio che riporta la sacra reliquia nella Città Santa, una Gerusalemme che in realtà riproduce una veduta di Roma.

Basilica di San Giovanni in Laterano, transetto, ciborio di Urbano V
Piazza di San Giovanni in Laterano
Antoniazzo Romano, figurazioni affrescate
Il ciborio trecentesco dell’altare maggiore fu dipinto nell’ultimo decennio del ‘400 da Antoniazzo e collaboratori: nel lato verso la navata è la
Crocifissione e i santi Jacopo, Paolo, Pietro e Andrea; nel lato verso il presbiterio è la Madonna con il Bambino adorata da un cardinale, tra i santi Lorenzo, Giovanni Battista, Stefano e Giovanni Evangelista; nei laterali l’Annunciazione, l’Incoronazione della Vergine e i santi Caterina e Antonio, e Cristo Buon Pastore e i santi Gregorio, Agostino, Girolamo e Ambrogio.

Data di ultima verifica: 05/11/13 09:27