Orario
da Lunedì 18 a domenica 24 marzo 2018
Lunedì 18 marzo ore 21:00
Martedì 19 marzo ore 21:00
Mercoledì 20 marzo ore 21:00
Giovedì 21 marzo ore 21:00
Venerdì 22 marzo ore 21:00
Ospitato in
Indirizzo
Informazioni
Info biglietti:
Interi
Poltronissima (fila 00-14) 20,00 €
Poltrona (fila 15-19) 20,00 €
Galleria (fila 2-6) 18,00 €
Balconata (fila 1, 7 e 8) 18,00 €
Ridotto Bibliocard - cral dopo lavoro – Over 65
Conservatori e scuole: € 5
Abbonati sala umberto Sconto 30%
Poltronissima € 14.00
I balconata € 10.00
Contatti
Descrizione
Santo piacere
Non c’è sesso senza amore è solo il riff di una canzone o una verità assoluta?
Come la mettiamo con il VI Comandamento?
Tutti dobbiamo fare i conti con la nostra carne e troppo spesso i conti non tornano.
Anima e corpo sono in guerra da sempre, alla ricerca di una agognata indipendenza. Come in tutte le guerre, nel tempo mutano le strategie e i rapporti di forza. Ma noi, credenti, bigotti o atei incalliti, continuiamo ad inciampare nelle nostre mutande, tra dubbi e desideri.
Scifoni ha un piano: porre fine all’eterno conflitto tra Fede e Godimento e fare luce su una verità definitiva e catartica, dove l’anima possa ruzzolarsi sovrana nel sesso e il corpo finalmente abbracciare l’amore più puro, in grazia di Dio.
Sequestra così per un’ora il mezzo il pubblico e lo pone al centro di un esperimento unico e irresistibile, avventurandosi tra vizi, ragioni e sentimenti della fauna umana, oscillando come un esilarante pendolo tra gli estremi del sesso e della Fede, in metamorfosi continua tra i suoi personaggi, il morigerato Don Mauro schiavo di un catechismo improbabile, e l’illuminato Rashid, pizzettaio musulmano modernista.
In un flusso di coscienza tempestoso e irresistibile, alto e comico al contempo, Scifoni fa rimbalzare Papi e martiri, santi e filosofi, scimmioni primitivi e cardinali futuribili, anni ’80 e Medioevo, dribblando continuamente la tentazione di un meraviglioso e furastico corpo femminile che incombe sulla scena a intervalli regolari per saggiare l’effettiva disintossicazione da sesso del pubblico; liberandosi di pregiudizi, luoghi comuni e vestiti, Scifoni ci trascina seminudo a riva con l’ultimo sorprendente quadro, che sembra mettere finalmente d’accordo Piacere e Santità: un ballo lento degli affetti e dei ricordi che ci farà uscire, dopo tante risate, con le lacrime della commozio