060608


Roma Capitale
Zètema Progetto Cultura
060608 - Scopri e acquista i servizi turistici, l'offerta culturale e gli spettacoli di Roma
Sei in: Home » Eventi e spettacoli » Teatro » Annullato - Nel cuore del Falco
Data: da 11/11/20 a 13/11/20

Orario

Dall'11 al 13 novembre 2020
ore 20.30

Emergenza sanitaria da Covid 19 sono sospesi tutti gli spettacoli teatrali.

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via delle Fornaci, 37
Zona: Quartiere Aurelio (Roma ovest)

Informazioni

Biglietto: € 22,00

Biglietti e abbonamenti: www.teatroghione.it/biglietteria-e-abbonamenti/

Ulteriori informazioni: 328 0183987 - 388 0555349 - 334 1411532
Norme per la sicurezza: http://www.teatroghione.it/informativa-per-il-pubblico/

Modalità di partecipazione: Prenotazione consigliata

Contatti

Descrizione

Evento fuori abbonamento
Nel cuore del Falco

di e con Cosimo Rega e Daniela Marazita (che cura anche la regia) 

Testo teatrale a due voci, notturne e profonde: sono quelle di Sumino e Gelsomina.

Come può un uomo, che ha commesso gravissimi crimini, sopravvivere ad una sentenza di ergastolo?
Come può la sua innocente moglie continuare a condividere un progetto di vita in comune?
E se la vita continua, come può compiersi l’evoluzione dall’essere espressione di una sottocultura familiare, e quindi sociale, ad una sete di conoscenza come istinto vitale verso qualcosa che ci appartiene e ci “significa” più di ogni altro credo?
Può una conversione  mistica essere mutuata dai versi danteschi, per esempio dal XXXIII canto del Paradiso?

La piéce affronta il tema dell’identità che si frantuma per un evento traumatico e reiterato (la condotta criminale che porta inesorabilmente alla galera) nella vita di un giovane uomo che tenta disperatamente di ricomporsi e sopravvivere alla catastrofe che ne è stata la conseguenza.

La vicenda umana è reale. Quella di Cosimo Rega detto “Sumino "Falco".
Il protagonista della vicenda e l’attore che lo interpreta sono la stessa persona. Ogni pensiero espresso drammaturgicamente è frutto di percorsi vissuti e rivissuti, memorizzati al punto da illuminare quel labirinto che altro non è che la vita stessa densa di contraddizioni e contrari che rappresentano una sempre “nuova” unità in divenire: quella della consapevolezza responsabile (che pure non risolve) dove alberga il mistero, cioè Dio, che qui è riconosciuto come l’errore e, al tempo stesso, la soluzione.

Accettare il mistero equivale a riconoscere i propri limiti, penetrare il potenziale dirompente di chi sa di aver sbagliato e tuttavia ha sete di riparazione per continuare a vivere. E nel gesto teatrale, aspirare alla catarsi.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 04/11/20 10:56