Data:
21/01/17
Ospitato in
Indirizzo
Indirizzo:
Viale Pietro De Coubertin, 30
Zona:
Quartiere Parioli (Roma nord)
Informazioni
Posto unico:
€ 15,00
Contatti
Descrizione
Auditorium Parco della Musica - Sala Sinopoli
musica di
Paola Crisigiovanni
testo di
Antonio Santilli
voce recitante
Alessandro Preziosi
pianoforte
Paola Crisigiovanni
tromba
Fabrizio Bosso
sassofoni
Rosario Giuliani
violino solista
Alessandro Perpich
soprano
Natalia Pavlova
tenore e percussioni
Nando Citarella
Orchestra Sinfonica dei Marsi
direttore
Massimiliano De Foglio
acrobata
Valentina D’Angelo
regia di
Emanuele D’Andrea
project manager
Cinzia Pace
prodotto da
Antonio Santilli
In uno spazio tutto mentale prendono suono i pensieri del racconto “ La corda ”. Metafora dell’uomo schiavo delle sue stesse paure e delle prigioni del mondo, il protagonista si ritrova improvvisamente legato ad una corda, in una dimensione al di fuori dello spazio e del tempo. Il ricordo, l’istinto, il terrore, la malinconia e il coraggio: questi i temi portanti del melologo. Il silenzio di un mimo-acrobata in scena, su di una corda, attraverso il movimento, fa vivere al presente il racconto del narratore. Il sogno e la realtà si presentano musicalmente come sovrapposizione di linguaggi apparentemente molto distanti tra loro; dai richiami sonori del passato alle sospensioni modali, dai ritmi di matrice popolare alle melodie spiegate del bel canto. Entro tali cornici non mancherà la composizione istantanea: l’improvvisazione. Musica, testo e danza a dirci che per i pensieri, le emozioni e la vita non esistono muri, diritti d’appartenenza, tempo e spazio misurabili. E che il cielo dell’universo è nero. E che le stelle le accendiamo noi.
musica di
Paola Crisigiovanni
testo di
Antonio Santilli
voce recitante
Alessandro Preziosi
pianoforte
Paola Crisigiovanni
tromba
Fabrizio Bosso
sassofoni
Rosario Giuliani
violino solista
Alessandro Perpich
soprano
Natalia Pavlova
tenore e percussioni
Nando Citarella
Orchestra Sinfonica dei Marsi
direttore
Massimiliano De Foglio
acrobata
Valentina D’Angelo
regia di
Emanuele D’Andrea
project manager
Cinzia Pace
prodotto da
Antonio Santilli
In uno spazio tutto mentale prendono suono i pensieri del racconto “ La corda ”. Metafora dell’uomo schiavo delle sue stesse paure e delle prigioni del mondo, il protagonista si ritrova improvvisamente legato ad una corda, in una dimensione al di fuori dello spazio e del tempo. Il ricordo, l’istinto, il terrore, la malinconia e il coraggio: questi i temi portanti del melologo. Il silenzio di un mimo-acrobata in scena, su di una corda, attraverso il movimento, fa vivere al presente il racconto del narratore. Il sogno e la realtà si presentano musicalmente come sovrapposizione di linguaggi apparentemente molto distanti tra loro; dai richiami sonori del passato alle sospensioni modali, dai ritmi di matrice popolare alle melodie spiegate del bel canto. Entro tali cornici non mancherà la composizione istantanea: l’improvvisazione. Musica, testo e danza a dirci che per i pensieri, le emozioni e la vita non esistono muri, diritti d’appartenenza, tempo e spazio misurabili. E che il cielo dell’universo è nero. E che le stelle le accendiamo noi.
Fonte dati:
Auditorium Parco della Musica