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Sei in: Home » Eventi e spettacoli » Teatro » L’amore, le armi: Enea, eroe moderno
Data: 20/09/22

Indirizzo

Indirizzo: Viale Pietro De Coubertin, 30
Zona: Quartiere Parioli (Roma nord)

Contatti

Descrizione

Prodotto da QAcademy impresa sociale con il sostegno del Ministero della Cultura- Progetto speciale 2022
  in collaborazione con Editori Laterza  
 

 
 
Virgilio declina in Enea l’amore in tutte le sue espressioni: da quello filiale e paterno (Ascanio, detto anche Julo, e Anchise), portati in salvo da Troia in fiamme, a quello coniugale (Lavinia) fino alla passione carnale e sensuale per Didone, abbandonata in nome di un impegno morale più alto, la fondazione di Roma e la creazione di una nuova stirpe, la Gens Julia.
Enea è l’uomo giusto e il politico saggio che assolve ad una responsabilità più grande, complesso è quindi il rapporto con i nemici a cominciare da Turno e da Lauso, figlio di Mezenzio. 
Con Eurialo e Niso Virgilio racconta mirabilmente la forza dell’amicizia e di un amore che solo la morte può fermare.
Nell’incontro con Andromaca, Enea rivive la tragica fine di Troia e sente tutto il peso del suo destino, vorrebbe fermarsi, ma non è ancora tempo di pace. 
A Cuma Enea incontra la Sibilla che gli preannuncia guerre sanguinose in Italia, ma lo incoraggia. Enea, pronto ad affrontare i nuovi pericoli, chiede alla Sibilla di accompagnarlo nel regno dei morti, dove riabbraccia suo padre Anchise.
Anche gli Dei nell’Eneide conoscono la passione e si schierano con i loro protetti, ma anch’essi devono sottostare al Fato che ha scritto la vittoria di Enea e la Fondazione di Roma: Venere chiede a Vulcano di forgiare le armi per il figlio Enea, Giunone cerca in tutti modi di ostacolare Enea, Giove si pone come garante del compimento del Fato.
Pietas e onore, furore e orgoglio, il peso di un destino da compiere e il desiderio di pace, giustizia e misericordia, la responsabilità sociale e morale: le virtù di Roma.
Enea non è solo un eroe, è soprattutto il più umano degli eroi. 
 
Insomma, Enea fondatore di Roma e L’Eneide come punto di partenza - e speriamo di arrivo -  di una riflessione sulla tolleranza e l’empatia non inutilmente buoniste, anzi consapevoli della necessità dei conflitti per arrivare ad una pace e ad un governo che basi la sua forza proprio su giustizia e rispetto.