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Data: 30/10/18

Orario

MARTEDI' 30 OTTOBRE 2018 ore 20.30

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via Locri, 42/44
Zona: Quartiere Appio Latino (Roma sud)

Informazioni

Biglietto intero 12 euro
Biglietto ridotto 9 euro
Tessera semestrale 3 euro
La programmazione potrebbe subire modifiche o annullamenti. Si consiglia di verificare il sito e/o la pagina facebook del teatro.

Modalità di partecipazione: Prenotazione consigliata

Contatti

Descrizione

Esodo 1876-1976
Racconto in musica di Ashai Lombardo Arop

Con testi liberamente ispirati a Gian Antonio Stella, Augusta Molinari, Edmondo De Amicis, Emilio Franzina,Ludovico Incisa di Camerana, KahlilGibran e tanti altri
Con AshaiLombardo Arop (voce e danza), Lorenzo Barone (chitarra), Mario Puorro (batteria e tamburi a cornice), Luca Bloise (percussioni africane), Andrea Chia (basso elettrico), Giulia Alvear Calderon (danza), Maristella Viti (danza)

“Accovacciati sulla coperta, presso le scale, con i piatti tra le gambe, e il pezzo di pane tra i piedi...ognuno può immaginarsi che cosa sia una coperta di piroscafo sballottato dal mare, sul quale si rovesciano tutte le immondizie volontarie ed involontarie di quella popolazione viaggiante...“navi di Lazzaro”, erano definite queste “carrette del mare”, dove si viveva in condizioni incredibili di sovraffollamento, che dava inevitabilmente luogo a epidemie, con i naufragi all’ordine del giorno...”.
Questo testo sembra raccontare una storia recente, consumata il più delle volte nel Mar Mediterraneo, con un picco altissimo, di approdi e non-approdi, raggiunti negli ultimi anni. E, invece no. Questo testo è tratto da un libro del 1988, ormai fuori catalogo, quasi introvabile, che si intitola “Le navi di Lazzaro” di Augusta Molinari, parla dell'Oceano Atlantico e dei barconi della speranza carichi di italiani, quasi 300.000 l'anno, che hanno fatto avanti indietro tra il 1876 e il 1976, periodo chiamato il secolo del grande esodo.
La storia dunque si ripete, ma la memoria, non aiutata dai media, sembra perdersene un grande pezzo, portandoci a considerare in modo pericolosamente dispregiativo esseri umani che, in fondo, stanno vivendo ciò che ha vissuto il nostro popolo fino a 40 anni fa.

Esodo vuole raccontare pezzi di questa storia, utilizzando l'approccio diretto della narrazione frontale, veicolata dalla musica e dalla danza, dall'afro al blues, dal popolare al reggae, con cui si cercherà di divertire, appassionare, ma anche riportare alla memoria un senso comune di civiltà.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 27/09/18 10:04