060608

Di Henry Naylor

regia Massimo Di Michele

traduzione Enrico Luttmann e Sara Polidoro

Due monologhi, due storie di guerre di popoli, di sangue e di asservimento, compongono Echoes, spettacolo che intreccia il suono di due voci per raccontare la stessa vicenda umana: la violenza dell’uomo, la sua brutalità sorda, l’odio che si trasforma in oppressione, in schiavitù. Protagoniste sono due giovani donne che, l’una riflesso speculare dell’altra, vivono la condizione di subalternità nei confronti dei rispettivi mariti.

Si affrontano tematiche forti e attuali che l’autore inglese Naylor ha elaborato in un testo solido, imperniato sulla forza visiva del “fatto”, dopo un viaggio di ricerca a Kabul, in cui ha osservato sul campo la realtà della Jihad. Da lì la scoperta del fenomeno delle “mogli della Jihad”, che acconsentono a sposare guerriglieri dello Stato Islamico per sostenerli nella missione di conversione dei popoli infedeli.

Tutto si svolge in un unico ambiente atemporale, in un non luogo in cui le voci delle protagoniste, lontane e così impressionantemente vicine, si rincorrono, dialogano, si confondono in un unicum verbale.