Data:
da 26/01/17 a 05/02/17
Orario
Dal 26 gennaio al 5 febbraio 2017
Orario spettacoli:
da Giovedì a Sabato ore 21.00
Domenica ore 18.00
Lunedì, Martedì e Mercoledi riposo
Indirizzo
Indirizzo:
Via Giuseppe de Santis, 29
Zona:
Castel Giubileo (Roma nord)
Presso il Teatro degli Audaci
Informazioni
Biglietto:
da € 16,00 a € 28,00
Biglietto ridotto:
€ 13,00
Prevendita:
€ 2,00
Contatti
Telefono:
06 94376057
Email:
info@teatrodegliaudaci.it
Descrizione
Regia di Enrico Maria Falconi.
¿Moby Dick ¿ Me stesso. Cerco.¿ è la personale rilettura che Enrico Maria Falconi ha dato al celebre romanzo di Melville. Con la partecipazione di oltre 60 artisti (tra attori, ballerini, acrobati e cantanti) si darà la caccia alla Balena Bianca che, in questa lettura scenica, rappresenta la propria visione del divino. Quel ¿mostro¿ che ¿non si mostra¿ se non alla fine, attraverso un suo angelo, e che Ismael sente di avere già dentro e che ritrova nel capitano Akab e nel suo equipaggio ¿surreale¿. La città di Nantucket, rappresentata nell¿esterno del Teatro, è l¿ultimo lembo di terra prima del mare. Da lì, il giovane Ismael arriva per partire. Un viaggio in cerca di se stesso. Un viaggio che necessita non di terra ferma bensì di terra mobile, ossia di Mare. Ismael percepisce così che solo nella mutevolezza dell¿acqua può trovare il suo posto fermo.
Il Pequod, la baleniera su cui si imbarca Ismael, è metafora del Pianeta Terra. Una visione ¿illuminista¿ dove l¿uomo crede di essere al centro di tutto e non si accorge che il Leviatano (la Balena Bianca) ha già, come creatore, ingurgitato il Pequod (e, quindi, la Terra).
Solo Akab, che fonde in sé il suo essere sia Ulisse che Caronte, sa quale è la fine ma, sebbene ne sia cosciente, non può fare a meno di condurre l¿equipaggio verso una fine naturale. Tale fine è irrinunciabile in quanto lo stesso Akab non può sfuggire alla sua fame di conoscenza.
Un viaggio il cui arrivo è ancora il viaggio. In un epilogo inaspettato nella manifestazione di quello che gli uomini credono sia Dio ma, forse, è solo un suo emissario..
¿Moby Dick ¿ Me stesso. Cerco.¿ è la personale rilettura che Enrico Maria Falconi ha dato al celebre romanzo di Melville. Con la partecipazione di oltre 60 artisti (tra attori, ballerini, acrobati e cantanti) si darà la caccia alla Balena Bianca che, in questa lettura scenica, rappresenta la propria visione del divino. Quel ¿mostro¿ che ¿non si mostra¿ se non alla fine, attraverso un suo angelo, e che Ismael sente di avere già dentro e che ritrova nel capitano Akab e nel suo equipaggio ¿surreale¿. La città di Nantucket, rappresentata nell¿esterno del Teatro, è l¿ultimo lembo di terra prima del mare. Da lì, il giovane Ismael arriva per partire. Un viaggio in cerca di se stesso. Un viaggio che necessita non di terra ferma bensì di terra mobile, ossia di Mare. Ismael percepisce così che solo nella mutevolezza dell¿acqua può trovare il suo posto fermo.
Il Pequod, la baleniera su cui si imbarca Ismael, è metafora del Pianeta Terra. Una visione ¿illuminista¿ dove l¿uomo crede di essere al centro di tutto e non si accorge che il Leviatano (la Balena Bianca) ha già, come creatore, ingurgitato il Pequod (e, quindi, la Terra).
Solo Akab, che fonde in sé il suo essere sia Ulisse che Caronte, sa quale è la fine ma, sebbene ne sia cosciente, non può fare a meno di condurre l¿equipaggio verso una fine naturale. Tale fine è irrinunciabile in quanto lo stesso Akab non può sfuggire alla sua fame di conoscenza.
Un viaggio il cui arrivo è ancora il viaggio. In un epilogo inaspettato nella manifestazione di quello che gli uomini credono sia Dio ma, forse, è solo un suo emissario..
Data di ultima verifica:
19/01/17 11:11
Fonte dati:
Computime Srl