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Data: da 22/05/21 a 23/05/21

Orario

Dal 22 al 23 maggio 2021

Sabato 22 maggio - ore 17.30
Domenica 23 maggio - ore 19.30

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via delle Fornaci, 37
Zona: Quartiere Aurelio (Roma ovest)

Informazioni

Biglietti € 20,00

Contatti

Descrizione

Evento fuori stagione
Annuncio a Maria
Il mistero della rinascita

Dramma in un prologo e quattro atti di Paul Claudel
regia e rielaborazione Davide Forte

con Elisa Forte, Giulia Curti, Jessica Ferro, Luciano Tribuzi, Mark Biocca, Vincenzo Tanassi

Direzione Artistica Davide Forte
Assistente e direttore di scena Diana Porcù
Musiche Giosuè D’Asta
Scenografie digitali Miriam Pelagalli
Costumi Chiara Romano

L’Annuncio a Maria è un’opera travolgente e simbolica, ricca e affascinante, nella quale Paul Claudel sembra voler dar voce e spessore alle nostre domande più intime: chi siamo? qual è il senso? e qual è lo scopo della nostra esistenza terrena? Un lavoro ambizioso al quale Paul Claudel dedicò tutta la vita, presentando innumerevoli stesure fra il 1892 e il 1948, senza mai esserne pienamente soddisfatto.
Un lavoro ambizioso al quale Paul Claudel dedicò tutta la vita, presentando innumerevoli stesure fra il 1892 e il 1948, senza mai esserne pienamente soddisfatto.
Un lavoro mosso dalla ricerca e dal desiderio di giungere quanto più vicino ad una sintesi in grado di colmare la distanza tra la natura umana e la grazia divina, il naturale e il soprannaturale, il corpo e l’anima, la materia e lo spirito.
L’Annuncio a Maria. Il mistero della rinascita è un’opera assolutamente godibile, fatta di intrighi e colpi di scena, ma al tempo stesso satura di significati. Un testo umanissimo ma anche sovrumano, in grado di comunicare ai vari livelli di coscienza, senza sforzo, immergendo lo spettatore nella misteriosa e magica epoca medievale, per farlo salire «al cielo d’un sol tratto!» o scuoterlo sino alle «sue profonde fondamenta». Un’opera sublime che kantianamente parlando ci spinge oltre noi stessi, mettendoci di fronte alle nostre debolezze e facendoci sentire piccoli, quasi schiacciati dall’immensamente grande e potente. Ma che contemporaneamente infonde in noi speranza, attraverso l’idea dell’infinito e di Dio, offrendoci la possibilità di riscattarci grazie alle scelte che facciamo e riconquistare la nostra libertà; così da poter anche noi, come Violaine, esclamare:
«Come è bello il mondo e come sono felice!».

Con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura

Parole chiave

Data di ultima verifica: 10/05/21 12:04