Orario
Mercoledì 20 aprile 2022
ore 18.00
Ospitato in
Indirizzo
Informazioni
Biglietti per i singoli concerti:
€ 12,00
€ 8,00 Docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università
€ 5,00 Studenti
Abbonamenti
€ 140,00
€ 80,00 Docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università
€ 40,00 Studenti
La rassegna è sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo.
Contatti
Descrizione
Sicilia: Repertori devozionali, canti di lavoro, musiche strumentali
A cura di Giorgio Adamo e Giuseppe Giordano.
Il concerto fa parte della serie Musiche dalle Regioni d’Italia a cura di Giorgio Adamo, professore ordinario ordinario di Etnomusicologia e direttore del Dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società presso l'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, e di Giuseppe Giordano, ricercatore di etnomusicologia presso la stessa Università.
Il programma di questo concerto accoglie alcune fra le più interessanti espressioni musicali ancora oggi rilevabili in Sicilia. La vitalità di queste pratiche, sia canore che strumentali, è attestata ancora oggi in diverse aree dell’isola in occasioni specifiche che interessano tanto la dimensione domestica quanto quella comunitaria della festa.
Agli ambienti agropastorali del messinese si legano gli stornelli e le musiche strumentali che vengono eseguiti in apertura con zampogna “a paro”, tamburello, organetto e flauto di canna (friscalettu). Lo scacciapensieri (marranzanu) introduce la canzuna a la carrittera (al modo dei carrettieri), intonata in uno stile di canto alquanto articolato e complesso che i carrettieri di Bagheria (PA) ancora oggi ostentano con vanto.
Alla devozione popolare è dedicata la parte centrale del concerto. Il canto di una novena di Natale con accompagnamento di zampogna “a paro” ripropone il diffuso tema dell’offerta pastorale. A seguire i cantori della Settimana Santa di Misilmeri (PA) intonano i canti monodici della Passione in siciliano, introdotti dal mesto suono del tamburo “a lutto” e dalle tràccole.
I cantori dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento di Mussomeli (CL) eseguono invece i lamenti in un latino fortemente marcato dall’influenza dialettale, nello stile di canto polivocale che contraddistingue musicalmente il tempo della Passione nell’area centro-orientale dell’isola.
La conclusione è affidata ai tamburinai di Misilmeri che intervengono con i loro tamburi bipelle a bandoliera, di norma utilizzati nell’ambito delle feste religiose.