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Data: 26/01/15

Orario

Lunedi 26 gennaio 2015 ore 20.30
Il pomeriggio alle 15.00 presso il Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell'Università “Sapienza”, ad ingresso libero, si avranno alcuni interventi sul tema di musica e Shoah, nell'ambito del convegno "Attraverso le Arti" a cura di Giuseppe Di Giacomo:
Leonardo Distaso parlerà di “Moses und Aron” di Arnold Schönberg,
Franco Piperno di Musica e musicisti nei campi di sterminio,
Aurelio Canonici di Esecuzione e analisi del “Quatuor pour la fin du Temps” di Olivier Messiaen.

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Piazzale Aldo Moro, 5
Zona: Quartiere Tiburtino (Roma est)
Presso l'Aula Magna dell'Università La Sapienza di Roma

Informazioni

Biglietto: da € 25,00 a € 5,00

l settore € 25,00
ll settore € 20,00
lll settore € 15,00 
Under30 € 8,00
Under18 € 5,00

Prevendita
- IUC (biglietti interi e ridotti) - Lungotevere Flaminio, 50 lun-merc-giov-ven 10-13/14-17 botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it 
Pagamento con bonifico, carta di credito, assegno, contanti

Prevendite correlate alla scheda
Note bene: per 
Last Minute Teatro (solo il giorno del concerto) 

Contatti

Telefono: 06 3610051/2 dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00
Fax: 0039 06 36001511
Sito web: www.concertiiuc.it
Acquisto online: www.pointticket.it
Acquisto telefonico: Con carta di credito: IUC tel. 06 3610051-2

Descrizione

"Musica sull'abisso":
le musiche della Grande Guerra e della Shoah per il Giorno della Memoria.
Il concerto affianca al ricordo della Shoah quello di un'altra inenarrabile tragedia del ventesimo secolo, la Grande Guerra. Anche gli artisti ne furono profondamente colpiti e quegli eventi non restarono senza riflesso nelle loro opere, come dimostrano le musiche in programma, composte al fronte, in trincea e in campo di concentramento o anche solo ispirate a quelle immani tragedie che hanno travolto l'Europa e il mondo. Queste musiche possiedono una particolare rappresentatività documentaria e sono espressive di una umanità prostrata: pathos, sconforto e talvolta evasione come estrema volontà di sopravvivenza.

Peppe Servillo voce recitante
Lorna Windsor soprano
Antonio Ballista pianoforte e direttore
Ensemble Berlin
I Solisti dei Berliner Philarmoniker
Christoph Streuli - violino
Clemens Weigel - violoncello
Ulrich Wolff - contrabbasso
Ishay Lantner - clarinetto
Mor Biron - fagotto
Guillaume Jehl - tromba
Thomas Leyendecker - trombone
Lorenz Behringer - percussioni

Programma:

Prima parte

OLIVIER MESSIAEN
da “Quatuor pour la fin du temps”(1941):
- Liturgie de cristal (Scritto e ed eseguito in un lager situato vicino a Görlitz durante l'iverno 1940/41. Da parte di Messiaen non un commento all'Apocalisse, ma la motivazione del suo desiderio della fine del tempo). 
   
GEORGE BUTTERWORTH
- The lads in their hundreds (A.E.Housman) (1911) prima esecuzione italiana

- With rue my heart is laden (A.E.Housman) (1911) prima esecuzione italiana
Testi premonitori sui giovani morti prematuramente in guerra, ed anche riguardanti  la morte del musicista-soldato avvenuta nella Battaglia di Somme il 5.8.1916, cinque anni dopo la composizione delle musiche sopraddette.

IGOR STRAVINSKIJ
- Souvenir d'une marche boche  (1915)
Una goffa e maligna caricatura delle marce militare tedesche

ANDRE CAPLET  
- Quand reverrai-je, hélas, ma maison? (J.de Bellay) (1916) prima esecuzione italiana
composta su una cartolina il 27.8.1916 nelle trincea di Ferme d’Ambionville les Eparges, durante il suo ruolo di sergente
 
MAURICE RAVEL
da “Deux mélodies hébraïques”: (1914)
- Kaddish (testo tradizionale yiddish)

OLIVIER MESSIAEN      
da “Quatuor pour la fin du temps” :
-  Intermède

EMMERICH KÁLMÁN
Weißt du es noch? (da 'La Principessa della Czárdás”-1918)
Prima dell'entrata in guerra Hitler adorava la musica di Kálmán, tanto da durante il regime nazista di proporgli onoreficenze, dal compositore drasticamente rifiutate.

CLAUDE DEBUSSY    
Les soirs illuminés par l’ardeur du charbon  (1917)
Durante il rigido inverno del 1917 Debussy regala a un carbonaio il manoscritto di questo pezzo in ringraziamento di una fornitura di carbone. Nel 2000 gli eredi del carbonaio metteranno all'asta il manoscritto che verrà acquistato ed edito dell'edizione Durand.

CLAUDE DEBUSSY    
Noël des enfants qui n'ont plus de maisons (testo dell’Autore) (1915)

IGOR STRAVINSKY    
da “Quatre chants russes”:
- Sektanskaya  (Canto dissidente) testo dell’Autore
composto nel 1918 durante l’esilio di Stravinsky dalla Russia

ILSE WEBER
- Wiegala (1944) ninna nanna scritta e cantata dalla Weber nel momento in cui entrava nella camera a gas con il figlio e quindici bambini malati, nella speranza di farli addormentare più velocemente
Prima esecuzione romana

OLIVIER MESSIAEN    
da “Quatuor pour la fin du temps”:
- Fouillis d'arcs-en-ciel, pour l'Ange qui annonce la fin du Temps

Seconda parte

IGOR STRAVINSKY
- L'Histoire du Soldat  (1918) (testi di Ramuz) Adattamento di Peppe Servillo
- Marche du soldat - Petit air au bord du ruisseau - Pastorale - Marche royale  - Petit concert - Tango - Valse - Ragtime - Danse du diable - Grand chorale - Marche triomphale du diable.

Alla Grande Guerra si riferiscono brani di grandi compositori e altri poco noti. Claude Debussy in due liriche per voce e pianoforte esprime la tristezza delle "Notti illuminate solo dal carbone che arde" e del "Natale dei bambini che non hanno più casa".
Sono di Igor Stravinsky il satirico "Ricordo di una marcia dei crucchi" e "Sektanskaya", un canto che dissente dall'atmosfera bellicista di quegli anni.
André Caplet si domanda angosciato: "Quando rivedrò la mia casa?".
Alberto Savinio - il fratello di Giorgio De Chirico - poco prima che scoppiasse la guerra compose a Parigi "L'esecuzione del generale", che esprime una feroce critica del militarismo di quei momenti e scompone in modo sacrilego l'inno nazionale francese.
Dell'inglese George Butterworth, si ascolteranno due brani tratti dalla raccolta "A Shropshire Lad", una delle poche composizioni che riuscì a portare a termine prima della sua prematura morte.
Per contrasto un'aria della celeberrima operetta "La Principessa della czárdás" di Emmerich Kálmán esprime la disperata volontà di dimenticare gli orrori della guerra.
Componendo nel 1914 le "Due melodie ebraiche", Maurice Ravel dichiarava il proprio rifiuto dell'antisemitismo strisciante, ma non poteva prevedere l'orrore di quel che sarebbe successo un quarto di secolo dopo, di cui è una tragica testimonianza "Wiegala", composta nel 1944 in un campo di sterminio da Ilse Weber, che di lì a poco sarebbe stata uccisa in una camera a gas insieme al figlio di pochi anni. In un campo di prigionia tedesco Olivier Messiaen compose uno dei più alti esempi di musica da camera del ventesimo secolo, il "Quatuor pour la fin du temps", eseguito per la prima volta all'aperto nel gennaio del 1941, sotto la neve, di fronte a migliaia di altri prigionieri di guerra.
Tutta la seconda parte del concerto è dedicata all' "Histore du soldat", composta nel 1918 da Stravinskij, che si era rifugiato in Svizzera e, come personale e geniale risposta alle ristrettezze degli anni di guerra, ideò un nuovo genere di teatro musicale, realizzabile con un solo attore e sette musicisti. Il soggetto, tratto da una fiaba popolare russa, racconta la storia di un soldatino e del diavolo e, anche al di là delle intenzioni degli autori, è una spietata metafora della guerra. Insieme ai solisti dei Berliner Phlharmoniker, ne sarà interprete uno straordinario Peppe Servillo, che ne ha preparato una propria versione, rendendo più attuale il testo originario del poeta svizzero Ramuz e dando ai protagonisti inflessioni napoletane.

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Data di ultima verifica: 22/01/15 09:21