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Data: 29/04/17

Orario

ore 11.00

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Piazza di Ponte Umberto I, 1
Zona: Rione Ponte (Via Coronari-Ponte Vittorio) (Roma centro)

Informazioni

0039 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00

Modalità di partecipazione: Ingresso libero

Contatti

Telefono: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Email: museonapoleonico@comune.roma.it ed eventi.aziendali@zetema.it per eventi aziendali privati

Descrizione

Un Concerto per l’Imperatore nelle sale del Museo Napoleonico il prossimo 29 aprile: protagonista il Saint George's Anglican Church, coro parigino diretto dallo storico e musicologo Peter Hicks, che presenterà un repertorio interamente dedicato all’epoca napoleonica.

Arie patriottiche, canti rivoluzionari, brani cari a Napoleone, ma soprattutto alcune composizioni che in questa circostanza saranno eseguite per la prima volta in Italia. Spicca tra esse la cantata composta da Nicolas-Etienne Méhul in occasione del matrimonio tra Napoleone e Maria Luisa, recentemente ritrovata da Peter Hicks nell’archivio dell’Opera Garnier a Parigi.  

Saint George's Anglican Church

Peter Hicks, direttore;

Sarah Kim, piano.

- André Grétry, La victoire est à nous (1783)

- Hortense de Beauharnais, Partant pour la Syrie (1807)

- Nicolas Dalayrac, Veillons au salut de l'Empire (1787)

- André Grétry, Ou peut-on être mieux qu'au sein de sa famille (1769)

- «Mme M. » [sic], Le tombeau de Napoléon (prima del 1838)

- Nicolas-Etienne Méhul, Cantate pour le mariage de l'Empereur, "O doux printemps" (1810)

- Nicolas-Etienne Méhul, Chant Triomphal  (1810 circa)

- Nicolas-Etienne Méhul, Le chant du départ (1794)

André Grétry, La victoire est à nous (1783)

Coro dell’opera La caravane du Caire, fu utilizzato come canto di vittoria dalle armate rivoluzionarie e napoleoniche.

Hortense de Beauharnais, Partant pour la Syrie, (1807)

Composto alla Malmaison dalla regina Ortensia, figlia dell’imperatrice Giuseppina e madre del futuro Napoleone III, il brano fu caro ai membri del partito bonapartista e divenne inno nazionale non ufficiale del Secondo Impero.

Nicolas Dalayrac, Veillons au salut de l'Empire, (1787)

Celebre aria patriottica, marcia e canzone di guerra, è una rielaborazione di “Vous qui d’amoureuse aventure” brano dell’opera Renaud d’Ast. Il testo di Adrien-Simon Boy fu aggiunto nel 1791.

André Grétry, Ou peut-on être mieux qu'au sein de sa famille (1769)

Quartetto dell’opera Lucile, fu uno dei brani più amati da Napoleone.

Mme M. [sic], Le tombeau de Napoléon, (prima del 1838)

Raffinato quartetto, opera di una compositrice rimasta sconosciuta, è una rara evocazione musicale della morte di Napoleone all’isola di Sant’Elena nel 1821.

Nicolas-Etienne Méhul, Cantate pour le mariage de l'Empereur, "O doux printemps", (1810)

Lo spartito della cantata, composta in occasione del matrimonio tra Napoleone e Maria Luisa, è stato rintracciato pochi anni fa nell’archivio dell’Opera Garnier a Parigi. In occasione del concerto al Museo Napoleonico, l’opera sarà eseguita per la prima volta in Italia.

Nicolas-Etienne Méhul, ‘Chant Triomphal’, (1810?)

Il brano, in prima esecuzione italiana, è stato recentemente ritrovato nell’archivio dell’Opera Garnier a Parigi.

Nicolas-Etienne Méhul, ‘Le chant du départ’, (1794)

Inno alla libertà dal dispotismo, popolare presso le armate repubblicane e napoleoniche, il brano fu detto “frère de La Marseillaise”: Napoleone lo preferiva a quest’ultima, che considerava eccessivamente giacobina.

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