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Data: da 09/11/18 a 09/03/19

Orario

dal 9 novembre 2018 - 9 marzo 2019
l'orario di visita alla mostra segue quello dei Musei, aperti da lunedì a sabato ore 9.00 - 18.00 (ultimo ingresso e chiusura biglietteria alle ore 16.00)

Chiusi tutte le domeniche, ad eccezione dell'ultima domenica del mese: ingresso gratuito ai Musei Vaticani e alla mostra con orario: 9.00 - 14.00, ultimo ingresso alle ore 12.30

Festività  natalizie

Venerdì 21 dicembre 2018
Musei Vaticani, solo prenotati

aperti ore 7.30-11.30 (ultimo ingresso ore 9.30)
Cappella Sistina, solo prenotati
apertura ore 8.00-11.00  (ultimo ingresso ore 10.30)
Ingresso al pubblico Musei Vaticani/Cappella Sistina
ore 13.30-18.30 (ultimo ingresso ore 16.30)
uscita 30 minuti prima della chiusura museale

Lunedì 24 e 31 dicembre 2018
I Musei Vaticani chiudono alle 15.30, ultimo ingresso ore 13.30 

 
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Riepilogo chiusure straordinarie 2018:
- 1 e 6 gennaio
- Lunedì 19 marzo
- 2 aprile
- 1 maggio
- 29 giugno
- 14 e 15 agosto
- 1 novembre
- 8, 25 e 26 dicembre

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Viale Vaticano, 100
Zona: Quartiere Aurelio (Roma ovest)

Informazioni

Biglietto: gratuito e incluso nel biglietto d’ingresso ai Musei

Contatti

Descrizione

Un "percorso nel percorso" lungo l’intero itinerario di visita dei Musei Vaticani, una mostra “diffusa” che dal 9 novembre aprirà i battenti per celebrare il grande studioso tedesco Johann Joachim Winckelmann, padre della moderna archeologia e precursore degli storici dell’arte di oggi.
Preceduto e già annunciato a maggio dalla giornata di studio sulla Collezione Montalto a Villa Negroni, “Winckelmann. Capolavori diffusi nei Musei Vaticani” è l’evento espositivo dell’anno che porta simbolicamente a conclusione le molteplici iniziative volte ad omaggiare il celebre archeologo nella duplice ricorrenza dei 300 anni dalla nascita, e dei 250 anni dalla tragica morte a Trieste.

Negli anni del suo “folgorante” soggiorno romano (1755-1768), i Musei Vaticani così come li conosciamo non esistevano ancora, ma Winckelmann frequentava già il Belvedere Vaticano e tornava ripetutamente ad ammirare le statue che vi si conservavano. Fu grazie infatti al suo lusinghiero giudizio che molte antichità, da lui stesso studiate durante le visite ai monumenti e alle collezioni della Città Eterna, furono poi acquistate dai pontefici. E intento della mostra, e dei due curatori Guido Cornini e Claudia Valeri, è proprio quello di mettere in evidenza il ruolo cardine che le collezioni vaticane hanno costituito per gli studi, le teorie e per gli scritti del celebre archeologo tedesco. Tutti i settori museali sono stati coinvolti in questo imponente e originale progetto espositivo che propone al visitatore un percorso tematico con alcune “soste” di approfondimento, 50 per l’esattezza, in corrispondenza delle 50 opere-capolavoro selezionate – e valorizzate graficamente e contenutisticamente – in base al ruolo che Winckelmann attribuì loro nell’ambito della costruzione del suo pensiero estetico.

La Sala XVII della Pinacoteca è stata invece dedicata alla presentazione del personaggio e della sua epoca. La proiezione di un filmato e l’esposizione di alcuni dei suoi scritti più importanti aiutano a comprendere meglio l’atmosfera e il clima culturale che caratterizzano la città di Roma intorno alla metà del Settecento. Winckelmann vi giunse nel 1755 per un breve soggiorno e, invece, trascorrerà in Italia il resto della sua vita, conquistato dalla grandiosa bellezza delle antichità: a queste dedicherà tutte le attenzioni e il suo prodigioso ingegno.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 05/11/18 15:08