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Data: da 27/09/16 a 26/11/16

Orario

Dal 27 settembre al 26 novembre 2016
Fondazione Pastificio Cerere
Lun-ven ore 15.00-19.00
Sab ore 16.00-20.00

Dal 28 settembre al 26 novembre 2016
The Gallery Apart

Mar-sab ore 15.00 – 19.00 o su appuntamento

Ospitato in

Indirizzi

Indirizzo: Via degli Ausoni, 7
Zona: Quartiere Tiburtino (Roma est)
Presso Fondazione Pastificio Cerere
Indirizzo: Via Francesco Negri, 43
Zona: Quartiere Ostiense (Roma sud)
Presso The Gallery Apart

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso libero

Contatti

Telefono: +39 06 45422960 - 06 68809863

Descrizione

Doppia personale dell’artista e regista austriaco Oliver Ressler, a cura di Mike Watson.

Il progetto espositivo si articola nelle due sedi espositive di Fondazione Pastificio Cerere e The Gallery Apart.

La ricerca di Oliver Ressler è costantemente rivolta ad attenuare i confini tra arte e attivismo politico, attraverso installazioni e video che intendono rendere visibile ciò che altrimenti resterebbe nell’ombra, aprendo così possibilità di dialogo sugli atti illeciti compiuti dalle politiche contemporanee e sulle strategie per sconfiggerle.

Transnational Capitalism Examined: Dancing on Systemically Important Graves, ospitata nelle sale della Fondazione Pastificio Cerere, riunisce opere video degli ultimi 13 anni della produzione di Ressler, che dimostrano l’approccio artistico dell’autore al genere del documentario, mettendo a nudo gli effetti del capitalismo transnazionale attraverso la capacità critica dell’arte. Se The Bull Laid Bare e The Visible and the Invisible esplorano le macchinazioni del debito e della finanza internazionali, The Fittest Survive analizza il legame perverso tra imprese e guerra. Allo stesso tempo, Leave it in the Ground getta luce sulla politica di estrazione di carburanti fossili.

Transnational Capitalism Examined: Border as Method ospitata presso The Gallery Apart analizza il volto visibile del capitalismo globale, rappresentato dalle rivolte sociali, dal collasso economico, dalle migrazioni non documentate e dall’ingresso in Europa di rifugiati provenienti da zone di guerra. La mostra propone tre film, fra cui l’inedito “Emergency Turned Upside-Down”, e una serie di lavori fra cui fotografie, lightbox, wallpaper e floor paper. La mostra prende il titolo dall’opera di Sandro Mezzadra e Brett Neilson Border as
Method, or the Multiplication of Labour
(2013), che analizza la proliferazione dei confini che ha accompagnato lo sviluppo del capitalismo, del mercato libero e della globalizzazione, evidenziandone le contraddizioni. Eppure, come spiegano gli autori del libro, non si tratta di affermare che lo stato nazionale sia rinato come forza politica nel XXI secolo, quanto piuttosto che “i confini, lungi dal servire semplicemente da barriera o ostacolo ai flussi globali, sono diventati strumenti essenziali per la loro articolazione.”

Nota biografica
Oliver Ressler (Knittelfeld, Austria, 1970) vive e lavora a Vienna e realizza installazioni, progetti in spazi pubblici e film su temi quali economia, democrazia, surriscaldamento globale, forme di resistenza e alternative sociali. Ha esposto in oltre 60 mostre personali e partecipato a oltre 300 mostre collettive.

La mostra è realizzata dalla Fondazione Pastificio Cerere e The Gallery Apart, con il supporto del Forum Austriaco di Cultura a Roma.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 23/09/16 12:20