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Sei in: Home » Eventi e spettacoli » Mostre » Tra amore e rivoluzione: lettere dal carcere di Antonio Gramsci
Data: da 11/12/21 a 17/12/21

Orario

Dal 11 al 17 dicembre 2021

Inaugurazione Sabato 11 dicembre alle ore 18.00
Dal lunedi al sabato dalle ore 16.00 alle 19.30
Domenica solo su appuntamento dalle ore 17.00 alle 19.30

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via di Santa Maria in Monticelli, 66
Zona: Rione Regola (Campo de' Fiori-Piazza Farnese) (Roma centro)

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso gratuito

Contatti

Telefono: 06 96115866
Sito web: www.artgap.it
Email: gap@artgap.it

Descrizione

Mostra di Marina Baciocchi

a cura di Federica Fabrizi

Il nuovo progetto artistico di Marina Baciocchi, indaga con una personalissima ricerca l’aspetto più profondo e coinvolgente di una parte dell’epistolario Gramsciano, soffermandosi in particolare sul rapporto che legò il politico alla moglie Julca, alla cognata Tatiana e al figlio più grande Delio. Ogni lettera è come una tessera di un mosaico, ricco di sfumature e di intensa umanità che ci offre uno straordinario autoritratto intellettuale, morale e politico di un uomo in cui la passione politica era passione per la vita e per gli esseri umani. In quest’ottica i 110 acquerelli della Baciocchi, ci propongono in un intreccio di linee e colori, sua cifra di una lunga ricerca artistica, una personalissima interpretazione delle appassionate lettere dal carcere, in cui i colori ora sfumati, ora decisi ci restituiscono la poesia dei contenuti. Segno e colore sono da sempre una costante nell’opera della Baciocchi, che in questa particolare occasione riesce a rendere le righe scritte, segni della stessa sostanza del colore, restituendo ad lessi quel mosaico di affetti e passioni che ci fanno innamorare del suo autore. Ogni acquerello costituisce una partitura musicale legata a tutti gli altri armonicamente. La ricerca di una fusione o di una separazione tra colore, segno musicale e scrittura è presente anche nelle opere precedenti come Le parole non dette, Le pagine scritte, Silenzio rosso, e nell’ultimo Una musica silenziosa dove la linea è segno e nel costituirsi scrittura, ribadisce la peculiarità dell’essere umano che nella scrittura esprime la sua identità. Colore e linea trovano nell’artista quell’immagine dimenticata, che risuona del primo sentire umano senza parola, che potrà diventare, poi, per ognuno la ricerca di una vita.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 03/12/21 10:50