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Sei in: Home » Eventi e spettacoli » Mostre » Steno, l’arte di far ridere. C’era una volta l’Italia di Steno. E c’è ancora
Data: da 12/04/17 a 05/06/17

Orario

Dal 12 aprile al 5 giugno 2017
Martedì-domenica ore 8.30-19.30
Chiuso lunedì

Ultimo ingresso alle ore 18.45

La prima domenica del mese l'ingresso è gratuito alla Galleria e alla mostra
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Aperta lunedì 1 maggio 2017 con orario ordinario

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Viale delle Belle Arti, 131
Zona: Quartiere Pinciano (Roma centro)
Presso la Sala Gramsci

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso libero

Contatti

Descrizione

Regista tra i più prolifici ed eclettici del panorama italiano, insieme a Monicelli, Risi e Comencini, Stefano Vanzina, in arte Steno, è tra i padri della cosiddetta commedia all’italiana, nettamente diversa dalla “commedia rosa” tanto in voga negli anni ’50, perché basata su una scrittura schiettamente legata alla realtà.

In occasione del centenario della nascita (19 gennaio 2017), gli viene dedicata questa mostra che è prodotta da Show Eventi, in collaborazione con CityFest, il programma di eventi annuali della Fondazione Cinema con il sostegno di SIAE e a cura di Marco Dionisi e Nevio De Pascalis.

Steno fu maestro nell’accostare nei suoi film situazioni comiche tipiche della commedia tradizionale a una pungente e talvolta amara satira di costume che rifletteva perfettamente l’evoluzione della società italiana alle soglie, durante e dopo il boom economico.

Attraverso materiale inedito di famiglia, grazie ai figli Enrico e Carlo Vanzina, con la collaborazione degli archivi Studio EL Cinecittà, Latitudine, la mostra ricostruisce la storia professionale e privata di uno dei più grandi registi italiani: dall’infanzia fino all’ultima opera cinematografica.

Un percorso fatto di fotografie, cimeli, carteggi, testimonianze dei tanti attori con i quali ha lavorato: da Totò ad Aldo Fabrizi, da Alberto Sordi a Vittorio De Sica, dalla coppia Tognazzi-Vianello a quella Franchi-Ingrassia, da Renato Pozzetto a Diego Abatantuono, da Mariangela Melato a Monica Vitti, da Enrico Montesano a Gigi Proietti, tra i protagonisti dell’indimenticabile film cult “Febbre da Cavallo”.

La parte multimediale della mostra è curata da Farm Studio Factory, che assieme a 39Films, casa di produzione Italo Argentina, produrrà il documentario “Steno”, per la regia di Alberto Fabi, coautore assieme a Marco Dionisi.  Un film documentario che punta a ricostruire la vita lavorativa del regista attraverso interviste e materiali sia video che fotografici inediti delle sue opere più significative.

L’esposizione, impostata sulla base del Diario futile, una vera e propria opera pop in cui Steno incollava ritagli di giornale, vignette, appunti e foto dei collaboratori, tratta la filmografia del regista contestualizzandone il periodo storico, sociale e culturale in cui ha operato. Ci sono continui parallelismi con il cinema dell’infanzia e degli esordi (il cinema comico) e la nascita della commedia all’italiana, inserendovi non solo le riviste umoristiche (“Marc’Aurelio” in primis), ma anche attori, sceneggiatori e registi che hanno fatto la storia del cinema italiano.

La mostra è strutturata in due sezioni: la prima, cronologica,  tratta l’infanzia e la formazione con i suoi esordi professionali nelle riviste, in radio e nel teatro di avanspettacolo contestuali all’attività di sceneggiatore e di regista sia nel cinema che in televisione. La seconda, tematica, analizza argomenti legati alla figura di Steno tanto nel campo professionale quanto in quello privato: rapporti con la censura, sodalizi con attori e collaboratori, la famiglia e l’attività di scrittore.

Durante tutta la durata dell’esposizione sono previsti incontri ludici e didattici aperti al pubblico e/o destinati a scuole e accademie dei settori cinematografici e teatrali, proiezioni di film e documentari legati a Steno, giornate dedicate agli archivi collaboranti. Il media partner della mostra sarà Ciak Magazine.

Sarà realizzato, inoltre, un volume monografico che seguirà il percorso della mostra con testi autoprodotti dai curatori e fotografie di famiglia e d’archivio e distribuito nei circuiti commerciali (librerie e web).

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Data di ultima verifica: 27/04/17 11:41