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Data: da 21/03/18 a 14/04/18

Orario

Dal 21 marzo al 14 aprile 2018
Mer-sab ore 19.00-21.00

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso libero

Contatti

Descrizione

Personale di Alessandra Di Francesco, a cura di Roberta Melasecca.

Scrive la curatrice: “Nel Mezzo. Essere nella terra di mezzo, in quel momento dell’esistenza che sancisce l’appartenenza ad una stagione intermedia. Guardare passato e futuro nel medesimo modo, annullando ogni elemento temporale. Nella terra di mezzo rimane l’immanenza della vita, sulla quale scorre il velo leggero che congela ferite e lacerti. Nel mezzo la coscienza vibra sulla superficie senza peso e può immergersi nelle profondità recondite dell’anima.

Peregrinando tra superficie e profondità, con i soli strumenti di chi sperimenta morte e resurrezione, Alessandra arriva nel mezzo, domandandosi se davvero può esistere qualcosa o qualcuno che riesca a riconnettere tali realtà, ora fossilizzate tra la negazione e l’annullamento della sofferenza e la corsa alla perfezione di ogni umano agire. Di fronte alla lenta pietrificazione del mondo, più o meno avanzata a seconda delle persone e dei luoghi (cit. I. Calvino) opera anche lei, come Italo Calvino, una sottrazione di peso.

Alessandra Di Francesco nasce a Roma nel 1965, si diploma presso l’Accademia di Belle Arti nel 1988. La prima mostra personale in Germania, a Wuppertal, la città che ospita il Tanz-Theater di Pina Bausch, segna in modo imprescindibile il suo legame con questa artista. Seguono numerose esposizioni, personali e collettive, in Italia e all’estero. La mostra “Imbastire legami crea trame” del 2001 (Galleria Maniero, Roma) costituisce un punto X del percorso artistico: da una pittura di matrice espressionista Alessandra approda all’idea, al concetto, al processo logico che procede per nessi. Dipingere diventa l’azione di connettere qualcosa di antico con qualcosa di presente e di assolutamente nuovo. Introduce, di volta in volta, i codici, dal morse al braille, usati come supportanti di un messaggio che andava svelato ed insieme protetto: le trame, desunte dai merletti e dalla tradizione decorativa, accompagnano i ritratti, i soggetti come una vera e propria scrittura da decodificare. L’indagine si dipana nel cercare i nessi tra il merletto di filo e le reti neuronali, tra l’imbastitura e il codice morse, tra la sezione del DNA e il centrino della nonna.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 21/03/18 11:53