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Sei in: Home » Eventi e spettacoli » Mostre » Malinconia - Opere dei Grandi Maestri della pittura classica ungherese (1878-1969)
Data: da 24/03/17 a 07/05/17

Orario

dal 24 marzo al 7 maggio 2017
dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.30
sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00

chiuso il 25 marzo e il 25 aprile

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via Giulia, 1
Zona: Rione Regola (Campo de' Fiori-Piazza Farnese) (Roma centro)
presso la Galleria dell’Accademia d’Ungheria in Roma

Informazioni

Modalità di partecipazione: Ingresso libero

Contatti

Telefono: 06 68896700

Descrizione

L’Accademia d’Ungheria in Roma, dopo la mostra Mostra del pittore ungherese Premio Munkácsy János Bozsó Paesaggi – sentimenti, torna con un secondo appuntamento per promuovere i capolavori dell’arte ungherese nella capitale.

Giovedì 23 marzo p.v. alle ore 19.30 presso la Galleria dell’Accademia d’Ungheria in Roma (Palazzo Falconieri – Via Giulia, 1) verrà inaugurata la mostra Malinconia Opere dei Grandi Maestri della pittura classica ungherese (1878-1969) -provenienti dalla collezione Antal – Lusztig (Debrecen).

Al vernissage saranno presenti Dr. István Puskás, direttore dell’Accademia d’Ungherai in Roma, Dr. László Papp, sindaco di Debrecen, Gábor Gulyás, curatore della mostra e Péter Antal, proprietario della collezione Antal-Lusztig.

La mostra proveniente dalla maggiore collezione privata ungherese d’arte figurativa, presenta dei capolavori che raffigurano ad altissimo livello la tematica della malinconia e danno un quadro piuttosto completo di uno dei periodi forse più interessanti della pittura ungherese.

Verranno esposte 41 opere di 22 pittori classici ungheresi che godono di altissima considerazione a livello mondiale, tra cui Margit Anna, IMRE ÁMOS, Dezső Czigány, Béla Czóbel, István Dési Huber, ISTVÁN FARKAS, SIMON HANTAI, Béla Kondor, Dezső Korniss, József Koszta, LÁSZLÓ MOHOLY-NAGY, MIHÁLY MUNKÁCSY, István Nagy, JUDIT REIGL, JÓZSEF RIPPL-RÓNAI, György Román, János Tornyai, László Mednyányszky,  József Nemes – Lampérth, István Szőnyi, Lajos Vajda, Erzsébet Vaszkó.

Nella cultura moderna ungherese – con particolare riguardo alla poesia e all’arte figurativa- la malinconia risulta essere uno degli argomenti più trattati. L’uomo malinconico nei confronti dei propri limiti e della fine inevitabile della vita umana, dispone di una straordinaria conoscenza, ciónonostante effimera. Egli rimane indifferente a tutto, ai come e ai perché – tuttavia questo lascia trapelare l’ombra dell’onnipotenza divina, nonché il gesto faustiano della dissoluzione. Il soggetto malinconico perde inevitabilmente la testa, come affermò l’eminente storico dell’arte, Aby Warburg (1866-1929) riguardo alla famosa incisione in rame Malinconia (1514) di Dürer.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 20/03/17 14:01