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Sei in: Home » Eventi e spettacoli » Mostre » Lina Bo Bardi in Italia. "Quello che volevo, era avere Storia"
Data: da 19/12/14 a 03/05/15

Orario

Dal 19 dicembre 2014 al 3 maggio 2015
Mar-dom ore 11.00-19.00
Sab ore 11.00-22.00
Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 maggio

La biglietteria chiude un'ora prima

L'ingresso al museo rimane a tariffazione ordinaria anche la prima domenica del mese

 

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Via Guido Reni, 4A
Zona: Quartiere Flaminio (Roma nord)

Informazioni

Intero: € 11,00

Ridotto: € 8,00 per gruppi da 15 a 25 persone e categorie convenzionate; giornalisti iscritti all’albo con tessera di riconoscimento valida; studenti universitari; 
€4 a studente (oltre i 14 anni) per gruppi classe (scuole secondarie di secondo grado) che acquistano le attività educative (escluso i festivi);
 
Gratuito:
  minori di 14 anni, disabili che necessitano di accompagnatore, accompagnatore del disabile, dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, accompagnatori e guide turistiche Regione Lazio, 1 insegnante ogni 10 studenti, membri ICOM, soci AMACI, giornalisti accreditati, possessori della membership card del MAXXI
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Abbonamenti:
- under 26 e over 65 € 25,00 - validità 1 anno
- tra 26 e 65 anni € 50,00 - validità 1 anno

Contatti

Telefono: 06 3201954 info (mar-dom 10-18)

Descrizione

La storia italiana del grande architetto Lina Bo Bardi prima del viaggio che la porterà nel 1946 a trasferirsi in Brasile.

La mostra, a cura di Margherita Guccione e del Centro Archivi MAXXI Architettura, racconta, con bozzetti originali e fotografie, video e filmati d’epoca, riviste e documenti d’archivio, l’avvio della storia della Bo Bardi, ripercorrendo – a ritroso – gli anni che vanno dalla laurea a Roma nel 1939 alla collaborazione, insieme a Carlo Pagani, con Gio Ponti a Milano, fino all’arrivo in Brasile con il marito Pietro Maria Bardi nel 1946.

Dopo la laurea con un progetto di residenza per madri nubili, Lina si sposta a Milano e nell’impossibilità di esercitare appieno la professione durante il periodo di guerra, si impegna nelle redazioni di numerosi periodici di architettura e riviste divulgative.
Oltre all’attività redazionale progetta architetture e arredi per le pagine di riviste, come Domus e Lo Stile, e cura testi e illustrazioni per una rubrica di interni su Grazia. Un’amica al vostro fianco.

Insieme a Bruno Zevi e Carlo Pagani fonda la rivista A – Cultura della Vita. Le parole raccolte nel suo “Curriculum letterario” ne sono testimoni: il dettagliato racconto degli anni in Italia mette in luce quanto questo periodo sia stato determinante per la costruzione del suo percorso futuro. Le idee sviluppate da Lina in questa fase italiana restano su carta, ma avranno seguito in molte delle sue opere brasiliane.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 28/04/15 11:32