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Data: da 01/11/18 a 03/02/19

Orario

dal 1 novembre 2018 al 3 febbraio 2019
Inaugurazione: giovedì 1 novembre 2018 2018 ore 19

Orari di apertura della mostra
da martedì a domenica, dalle 12 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30)
chiuso il lunedì

 

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Viale della Trinità dei Monti, 1
Zona: Rione Campo Marzio (P.Spagna-P.Popolo-Pincio) (Roma centro)

Informazioni

Biglietto solo per la mostra: 6 €; accesso gratuito per persone sotto i 18 anni
Biglietto doppio per la mostra e visita guidata dei giardini e Villa Medici: 12 € (intero) / € 6 (prezzo ridotto*).

* Biglietto ridotto: giovani sotto i 25 anni, persone sopra i 60 anni, disoccupati (dietro presentazione di un documento), insegnanti di storia dell’arte, pensionanti e membri di altre accademie e istituti stranieri a Roma, titolari di una carta studente, Roma Pass, Metrobus, Carta più Feltrinelli, Bibliocard, FAI, Romaeuropa o Opera Card.

Gruppi scolastici: ogni partecipante potrà accedere alla mostra con un biglietto al costo di 1€. È necessario prenotare presso il dipartimento di attività didattiche all’indirizzo: didattica@villamedici.it

Contatti

Descrizione

Le Violon d’Ingres è una mostra che rende omaggio alla potenza del patrimonio di Villa Medici, con l’intento di far incontrare l’arte del passato e quella contemporanea, creando un dialogo audace e inatteso.

La direttrice dell’Accademia di Francia a Roma, Muriel Mayette-Holtz, ha affidato la curatela della mostra a Chiara Parisi che ha sviluppato Le Violon d’Ingres grazie a un dialogo con l’artista Christian Boltanski.

Giovedì 11 ottobre a Villa Medici il pubblico avrà l’occasione di partecipare a questo scambio tra artista e curatrice.

Le Violon d’Ingres è una mostra d’eccezione sulle pratiche trasversali e radicali di personalità geniali di tutti i tempi. Incentrata sulla figura di Victor Hugo e su una selezione rigorosa e sorprendente di suoi disegni – da molti artisti contemporanei considerati sempre più di grande ispirazione –, l’esposizione presenta al contempo le passioni e le ossessioni, meno conosciute dal pubblico, di figure straordinarie come Guillaume Apollinaire, Antonin Artaud, Samuel Beckett, Sergueï Mikhailovich Eisenstein, Federico Fellini, Jean Genet, Franz Kafka, Pierre Klossowski, Carlo Levi, Nelson Mandela, Louise Michel, Pier Paolo Pasolini, Arnold Schönberg, e dei contemporanei Etel Adnan, Chantal Akerman, Chris Kraus, Pierre Guyotat, Abbas Kiarostami, David Lynch, Patti Smith e Robert Wilson.

Resa concreta dal suo celebre violino, la presenza di Jean-Auguste-Dominique Ingres – Prix de Rome e direttore di Villa Medici dal 1835 al 1841 – è una delle più eccezionali all’interno della mostra: un artista che non ha mai subordinato la sua passione musicale a quella per la pittura. Ma proprio da lui nasce l’espressione idiomatica francese ‘avere un violon d’Ingres’, in riferimento a quelle passioni meno visibili pubblicamente; talvolta ossessioni, che oggi come in passato si affiancano alle pratiche “ufficiali” delle personalità coinvolte in questo progetto, intrecciandosi a esse, accompagnandole, “deviandole” e rendendone più denso il pensiero artistico. Il progetto intende mostrare come l’idea di creazione artistica non possa essere ridotta o incasellata all’interno di griglie disciplinari, ma trovi linfa proprio dalla contaminazione tra pratiche e ambiti diversi, che concorrono alla formazione di poetiche, visioni e cambi di direzione a prescindere dal contesto – politico, letterario, filosofico, artistico, musicale…

In armonia con lo spirito aperto a tutte le forme espressive che caratterizza Villa Medici, Le Violon d’Ingres è concepita attorno a opere d’arte che vanno da installazioni a dipinti, disegni, arazzi, sculture, immagini in movimento…, che delineano un percorso libero all’interno degli aspetti più intimi, ossessivi e radicali di personalità che hanno segnato per sempre la nostra visione del mondo.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 22/08/18 14:18