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Data: da 29/11/14 a 07/04/15

Orario

Dal 29 novembre 2014 al 21 marzo 2015 (prorogata al 7 aprile 2015)
Lun-sab ore 9.00-18.00
Domenica ore 9.00-13.30

Aperto Pasqua ore 9.00-18.00

La biglietteria chiude mezz'ora prima
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Prima domenica di ogni mese ingresso gratuito per tutti


Informazioni

Biglietto intero: € 6,00
Ridotto: € 3,00

Ridotto:
- cittadini di età compresa tra i 18 e i 25 anni compiuti della dell'Unione Europea
- docenti dell'Unione Europea con incarico a tempo indeterminato delle scuole statali.

Gratuito:
- prima domenica del mese
-Cittadini sotto i 18 anni (non compiuti) di ogni nazionalità
-Guide turistiche UE
-Interpreti turistici UE nell'esercizio della propria attività professionale
-Membri di ICOM e ICCROM
-Gruppi di studenti delle scuole pubbliche/private della UE accompagnati dagli insegnanti, su prenotazione
-Docenti e studenti UE delle facoltà di Architettura, Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione, Archeologia, Storia dell'Arte, Accademie di Belle Arti. Il biglietto è rilasciato mediante esibizione del certificato d'iscrizione per l'anno accademico in corso.
-Studenti Socrates ed Erasmus delle sopraindicate discipline
-Studenti di: Istituto Centrale del Restauro, Opificio delle Pietre Dure, Scuola per il Restauro del Mosaico
-Gruppi e/o Autorità autorizzati dalla S.A.R.
-Dipendenti del Ministero per i Beni Culturali
-Giornalisti iscritti all'albo nazionale o di altro Paese
-Docenti di Storia dell'Arte degli Istituti liceali
-Cittadini UE portatori di handicap ed un loro familiare o accompagnatore appartenente ai servizi di assistenza socio-sanitaria
-Operatori delle associazioni di volontariato che svolgano, in base alle convenzioni in essere stipulate con il Ministero attività di promozione e diffusione della conoscenza dei beni
-Personale docente della scuola di ruolo con incarico a termine per l’anno 2014 (progetto sperimentale 2014). Presentare in biglietteria l'apposito modello predisposto dalle istituzioni scolastiche
-Docenti italiani con incarico a tempo indeterminato delle scuole statali (D.M. 19 febbraio 2014). Sperimentazione per l’anno 2014. Presentare un documento di riconoscimento e attestazione scuola.

Contatti

Descrizione

Il progetto espositivo nasce dal desiderio di ricordare, nel centenario della sua nascita, la figura del grande archeologo e intellettuale sardo Giovanni Lilliu che con la sua instancabile attività di studioso e divulgatore ha portato all’attenzione della Sardegna e del mondo la civiltà nuragica.

L’esposizione si svolge attraverso tre fili conduttori - il metallo, l’acqua e la pietra - proponendo al pubblico oltre 1000 reperti inediti o poco conosciuti utili a comprendere gli aspetti fondamentali della civiltà nuragica: l’architettura, il mondo del sacro e quello funerario, le tecnologie costruttive (in particolare quelle idrauliche), la società, l’economia, il territorio, la metallotecnica, l’arte.

Emerge l’immagine di una Sardegna nuragica dinamica, aperta verso l’esterno, dal quale recepisce e rielabora, in un linguaggio originale, prestiti culturali e tecnologici innestandoli nel solco di una tradizione solida e ricca. I manufatti ritrovati in Sardegna e quelli di fattura nuragica arrivati nelle ricche tombe di esponenti delle aristocrazie italiche, sono gli indicatori di scambi commerciali e culturali, che percorrono il Mediterraneo sulla scia di antiche rotte mai abbandonate.

Grazie alla collaborazione con le Soprintendenze per i beni archeologici della Toscana, della Calabria e di Salerno, del Museo Castel Ursino di Catania, gli oggetti di fattura sarda vengono esposti con gli altri provenienti dai maggiori scavi tenutisi in tutta l’isola negli ultimi trent’anni.

Presente anche un'istallazione multimediale che conduce i visitatori alla scoperta del complesso statuario protostorico di Mont'e Prama i cui scavi tutt'ora in corso stanno restituendo ancora materiali di eccezionale importanza. L'istallazione virtuale è stata curata dal CRS4, il centro di ricerca interdisciplinare che ha ideato il nuovo software per l'acquisizione in 3D delle statue recuperate negli anni '70.

L'esposizione è realizzata grazie al contributo della Fondazione Banco di Sardegna, del Comune di Cagliari e alla collaborazione delle Camere di commercio della Sardegna. La mostra si tiene sotto l’egida della Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Sardegna e  della  Direzione Generale per le Antichità del MiBACT.

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Data di ultima verifica: 01/04/15 15:13