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Sei in: Home » Eventi e spettacoli » Mostre » L’Arte dei Rifugiati. Un contributo di REFUGEE ScART alla città eterna
Data: da 17/12/14 a 22/02/15

Orario

dal 17 dicembre 2014 al 22 febbraio 2015
da martedì a venerdì ore 10.00 - 16.00 (ingresso consentito fino alle 15.30)
sabato e domenica ore 10.00 - 19.00 (ingresso consentito fino alle 18.30)
24 e 31 dicembre ore 10.00-14.00.
Giorni di chiusura: Lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio
N.B. per eventuali aperture e/o chiusure straordinarie consultare la pagina dedicata agli    Avvisi

Ospitato in

Indirizzi

Indirizzo: Viale Fiorello La Guardia, 6
Zona: Quartiere Pinciano (Roma centro)
Indirizzo: Viale dell'Aranciera, 4
Zona: Quartiere Pinciano (Roma centro)

Informazioni

Ingresso gratuito
Prenotazioni
Sconto del 10% sulla consumazione presso la caffetteria (Casina del Lago) presentando il biglietto del Museo

Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 21.00)

Modalità di partecipazione: Ingresso libero

Contatti

Descrizione

Opere create da un gruppo di rifugiati con materiali riciclati

Gli oggetti ed i grandi teli in mostra al Museo Carlo Bilotti sono opera di un gruppo di rifugiati politici, di area sub-sahariana, arrivati a Roma in cerca di protezione. Sono stati creati con rifiuti raccolti proprio nelle vie e nelle piazze su cui si affacciano i monumenti da loro ritratti, trasformando così la plastica, maledetta perché non scalfibile nel tempo, in materia culturale altrimenti apprezzabile e usufruibile nel tempo.
In poco più di tre anni, infatti, con il progetto REFUGEE ScART della Spiral Foundation, dieci tonnellate di “plasticaccia” romana sono state trasformate in oggetti d'arte funzionali, colorati ed allegri, che sorprendono e commuovono per la cura e la fantasia della loro esecuzione.
Tale lavoro ha fatto nascere altra vita: l'intero ricavato di tutte le iniziative promosse dal 2011 ad oggi torna ai rifugiati, ma essi, a loro volta, ne donano una parte al Poliambulatorio mobile di Castel Volturno, via Emergency, aiutando persone ancora più bisognose.

Erri De Luca ha detto di loro:
"Arrivati da lontano, spaesati e senza conoscere la nostra società, essi riescono a dare scopo e dignità alle loro mani buone a tutto ricavando valore dall'ultimo stadio della merce. Essi sanno scoprire immediatamente un nostro punto debole in cui può essere prezioso il loro aiuto, e si inventano un modo per trasformare una nostra debolezza, i nostri scarti, in un reddito per loro ed un aiuto per noi. Grazie a REFUGEE ScART i vuoti a perdere diventano pieni a rendere."

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