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Data: da 17/02/15 a 12/04/15

Orario

Dal 17 febbraio al 12 aprile 2015
Da martedì a sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30
Domenica dalle ore 8.30 alle ore 12.00 in concomitanza e con le disposizioni dell’apertura al pubblico delle sale di rappresentanza.

Chiusa dalle ore 17.00 di mercoledì 1° aprile fino alle ore 15.30 di giovedì 2 aprile 2015

La mostra rimane chiusa tutti i lunedì, domenica 5 aprile ed eventualmente in occasioni di impegni istituzionali in programma al Quirinale.

Ospitato in

Indirizzo

Indirizzo: Piazza del Quirinale
Zona: Rione Trevi (Quirinale-Tritone-Barberini) (Roma centro)
Salone dei Corazzieri

Informazioni

Ingresso gratuito e senza bisogno di prenotazione nei giorni feriali da martedì a sabato.

Domenica in concomitanza e con le disposizioni dell'apertura al pubblico delle sale di rappresentanza:
Biglietto d’ingresso: € 10,00
Biglietto d’ingresso ridotto: € 5,00 (per un’età compresa fra i 18 e i 25 anni)

Ingresso gratuito:
- guide turistiche e interpreti nell’esercizio della propria attività professionale, previa esibizione di valida licenza;
- chi non abbia compiuto il 18° o abbia superato il 65° anno di età;
- gruppi di studenti e docenti delle facoltà di Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze della Formazione e dei Corsi di Laurea in Lettere o materie letterarie con indirizzo archeologico o storico-artistico delle facoltà di Lettere e Filosofia e delle Accademie di Belle Arti, previa esibizione del certificato di iscrizione all’anno Accademico in corso;
- diversamente abili e loro accompagnatori.

Contatti

Telefono: 06 42012191 Centralino Palazzo del Quirinale
Sito web: www.quirinale.it

Descrizione

Gli splendidi venti arazzi raffiguranti le storie di Giuseppe Ebreo, esposti per più di un secolo nel Sala de’ Dugento di Palazzo Vecchio, nel 1882 furono divisi, per volere dei Savoia, tra Firenze e il Palazzo del Quirinale.
 
Questa serie di tele monumentali rappresenta una delle più alte testimonianze dell’artigianato e dell’arte rinascimentale.
 
Tessuti per incarico di Cosimo I de’ Medici nella manifattura granducale alla metà del XVI secolo su cartoni forniti da Agnolo Bronzino, Jacopo Pontormo e Francesco Salviati, i venti arazzi torneranno ad essere esposti insieme per la prima volta dall’Unità d’Italia.

La straordinaria raffinatezza della loro manifattura, l’unicità della composizione dei soggetti raffigurati, la singolare vicenda storica che li ha interessati, profondamente intrecciata alla storia d’Italia, fa di questo progetto espositivo un evento di portata internazionale e di eccezionale rilevanza simbolica, culturale e storico artistica. Gli arazzi con le storie di Giuseppe vennero commissionati da Cosimo I de’ Medici tra il 1545 e il 1553 per la Sala de’ Dugento di Palazzo Vecchio a Firenze.
 
I disegni preparatori furono affidati ai maggiori artisti del tempo, primo fra tutti Pontormo. Ma le prove realizzate da quest’ultimo non piacquero a Cosimo I, che decise di rivolgersi ad Agnolo Bronzino, allievo di Pontormo e già pittore di corte, e a cui si deve parte dell’impianto narrativo della serie. Gli arazzi vennero realizzati nella manifattura granducale dagli arazzieri fiamminghi Nicholas Karcher e Jan Rost.
 
Le venti tele raccontano la storia di Giuseppe, figlio di Giacobbe, odiato dai fratelli perché prediletto dal padre. Cosimo de’ Medici nutriva una particolare predilezione per la figura di Giuseppe, nelle cui fortune vedeva rispecchiate le alterne vicende dinastiche medicee: Giuseppe, tradito e venduto come schiavo dai fratelli, fatto prigioniero in Egitto, riesce comunque, grazie alle sue rare doti intellettuali, a sfuggire alle avversità, a perseguire una brillante carriera politica e a raggiungere posizioni di potere. Abile parlatore, consigliere e interprete dei sogni del Faraone, mette in salvo un’intera popolazione dalla carestia e, infine, dà prova di clemenza e magnanimità, perdonando i fratelli che lo avevano tradito.

Parole chiave

Data di ultima verifica: 10/03/15 16:11